sabato 14 maggio 2022

Il segno distintivo dei cristiani

È il segno distintivo dei cristiani. Ciò che ci caratterizza non è la preghiera, il servizio ai poveri, l’ascesi, aspetti fondamentali della nostra vita che condividiamo con i seguaci di tutte le religioni. È la reciprocità dell’amore che ci qualifica come cristiani. Così appare, fin dal suo inizio, la prima comunità: molti fusi in uno, un cuor solo e un’anima sola, e godevano la stima di tutto il popolo.

Un solo Padre e noi tutti fratelli, pronti a perdonarci l’un l’altro, a portare i pesi gli uni degli altri, a stimarci a vicenda, a pregare l’uno per l’altro, a servirci gli uni gli altri. Amore che va e che viene, capace di informare ogni nostro atto, di creare la comunità. «Ecco, com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme!» (Sal 133 [132], 1).

Ma tu domandi che l’amore e la fraternità siano talmente intensi da essere percepiti e riconosciuti dagli altri. La reciprocità dell’amore non può rimanere soltanto tra noi: deve dilagare e inondare le realtà che ci stanno attorno, gli individui, i gruppi, le strutture sociali e civili e tutto coinvolgere nello stesso dinamismo d’amore, informando ogni rapporto. Non è questo che potrebbe convertire i servizi anonimi e senza anima in un interessamento personale e attento? le relazioni fredde in vicinanza sincera, al punto da creare la famiglia?

L’amore reciproco è chiamato a diventare il segno distintivo non solo dei cristiani, ma dell’intera umanità, trasformata in Regno di Dio. È la nostra missione, l’attuazione del tuo sogno: fare di tutti una cosa sola. Per questo ci hai portato la legge di vita del cielo. Ci insegni a vivere in terra come si vive in cielo perché vuoi fare della terra il cielo.

In cielo tu vivi la costante reciprocità dell’amore con il Padre e lo Spirito Santo: l’uno per l’altro, l’uno nell’altro, l’uno dell’altro. Questa è proprio una novità! Chi avrebbe mai pensato che l’unico Dio vive in sé la reciprocità dell’amore? Chi sapeva che Dio è Amore così? Solo tu potevi dircelo, tu che vieni da lì. E da lì ci hai portato la novità del comandamento, segreto di vita per noi e per l’intera società.

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