mercoledì 28 ottobre 2020

In cammino verso la patria: l'insegnamento di Colombano

 

Come altri irlandesi andò in esilio volontario, abbandonando patria, lingua, costumi. Partì con dodici compagni facendosi pellegrino di Cristo: Britannia, Gallia, Svizzera, e finalmente l’Italia, Bobbio, da dove partì per il Cielo, ultima definitiva meta del suo pellegrinare.

Ho ripercorso questo itinerario avventuroso di san Colombano (540-615) assieme ai novizi e novizie dei castelli romani per i quali dove ormai tenere le lezioni via zoom… Siamo confinati a casa, ma i racconti ci portano ancora in giro per il mondo, a seguito dei nostri grandi santi.

Dalle Regole che ha scritto san Colombano appare come un uomo duro, intransigente, quasi disumano nella sua severità.

Eppure possiede tratti di profonda tenerezza, specialmente quando si rivolge al suo Signore:

“Tu sei tutto per noi (…). Ti prego, o Gesù, di ispirare i nostri cuori col soffio del tuo Spirito e di trafiggere col tuo amor le nostre anime, perché ciascuno di noi possa dire con tutta verità dal profondo del suo cuore: Fammi conoscere l’amore dell’anima mia (Ct 1, 7). Desidero che quelle ferite siano impresse in me, o Signore. Beata l’anima che è così trafitta dalla carità, che cerca la fonte, che beve, e che, bevendo, ha sempre sete, e desiderando sempre attinge, e assetata sempre beve; così, l’anima amando, sempre cerca, e nel so essere piagata, viene risanata” (Istruzioni, XIII, 1-3).

Ma la grande lezione che ancora oggi Colombano ci dona è quello del “pellegrinaggio”: non abbiamo quaggiù la nostra città stabile, siamo di passaggio, in cammino verso la patria vera:

“Non amiamo la via più della patria, per non perdere la patria eterna (…). Conserviamo salda in noi questa convinzione, così da vivere nella via come viandanti, come pellegrini, quali ospiti del mondo, sena legarci ad alcuna passione, senza desiderio alcuno dei beni terreni, ma in modo tale da colmate le nostre anime della bellezza delle realtà celesti e spirituali, cantando con la virtù e con la vita: «Quando verrò e apparirò davanti al volto di Dio? Infatti l’anima mia ha sete del Dio forte, vivo. (Sal 42, 3)” (Istruzioni, VIII, 2).

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