martedì 20 ottobre 2020

Eugenio, contemporaneo di Cristo

Il ricordo della beatificazione di 45 anni ha suscitato altri ricordi… Ecco cosa ricevo:

Sì! Che tempi. Paolo VI: che forza la sua parola di fuoco, che ha trasfuso in quell'avvenimento. Quella del papa fu parola veramente nel filone dell’Evangelii nuntiandi. La beatificazione avvenne dopo l’elezione di p. Jetté a superiore generale; fu lui, il pomeriggio della beatificazione, a chiamare Eugenio: Contemporaneo di Cristo. Quel giorno erano presenti anche gli Oblati espulsi dal Laos...

Che bello iniziare la giornata con questo ricordo. Ho incontrato Eugenio de Mazenod proprio con questo libro, La scelta dei poveri, senza che sapessi nulla degli autori. Nel 1991 conoscevo gli Oblati da qualche mese ed ero immersa in altre letture e in un altro genere di vita. Lo sguardo e l’esperienza di Eugenio mi ha fulminata, mi sono innamorata persa di lui e della sua passione per Cristo, la Chiesa, le persone. Portavo nel portafoglio l’immagine che era sulla copertina del libro... e a qualcuno che non volevo più mi venisse dietro avevo fatto intendere che era la foto di un mio corteggiatore! Nel 1993 andando per la prima volta nel focolare a Reggio Calabria ho subito visto questo piccolo librino in bella vista nel loro soggiorno. Mi sono così subito sentita a casa.  Sarà contento San Eugenio di come l’ho amato e seguito? E di come amo le persone, i poveri?

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