lunedì 28 marzo 2016

Le bracioline fritte di Pasquetta


Una volta c’era la scampagnata di Pasquetta. Erano i tempi nel quali non si conosceva ancora il picnic e si pranzava semplicemente su un prato.
Poco tempo fa ho fatto un pranzo sull’erba, a Roma, con un gruppo di famiglie della Toscana, famiglie giovani, lontane dunque dalla tradizione di una volta. Devo confessare che ho provato una certa delusione. Hanno tirato fuori bustine di plastica con il prosciutto cotto della Coop e schiacciate morbide. Tutto lì. Dov’erano le bracioline fritte, quelle che volgarmente si chiamano cotolette milanesi? E i panini con la frittata? Non un tovagliolo di stoffa né tanto meno una tovaglietta da stendere sull’erba; solo rotoloni di carta.
Il lunedì di Pasqua è un giorno meraviglioso nel quale basta socchiudere gli occhi ed appare l’angelo luminoso che annuncia alle donne che Gesù non è più nella tomba, e che ci aspetta in Galilea per ripartire con lui – come nello splendido dipinto di Bartolomeo Sidoni.
Ma è anche un giorno semplice di primaverile festa familiare nel quale trovarci insieme per rinsaldare i legami di amicizia. Al posto delle bracioline va benissimo anche la coratella d’agnello fritta… e ritrovi la gioia e la spensieratezza di quando eri bambino.


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