giovedì 19 novembre 2015

A Misilmeri, villaggio dell'Emiro, per festeggiare l'MGC


L’emiro Giafar II, a cavallo del primo e secondo millennio, costruì una torre “saracena” sulla collina, lungo l’antica strada romana che da Palermo portava ad Agrigento. Attorno sorse un borgo che prese nome Misilmeri, dall’arabo Menzel-el-Emire, villaggio dell’Emiro. Oppure, più verosimilmente il nome arabo, leggermente diverso, indicava la ricchezza delle acque che scendevano dai monti Peloritano che circondano il luogo. Nel 1068, cinquant’anni dopo la morte dell’emiro, i Normanni di Ruggero d’Altavilla sconfissero gli Arabi, attorno alla torre costruirono il Castello e già in basso la prima chiesa cristiana. Nel 1540 il barone Francesco Del Bosco fondò l’attuale Misilmeri.


Due, anzi tre le storie memorabili: l’orto botanico più grande d’Europa fondato dal principe della Cattolica alla fine del 1600 (non ne rimane niente); l’immancabile Giuseppe Garibaldi che qui fondò il primo Comitato pronto a governare l’Italia, raccolse le forze antiborboniche e partì per sferrare l’attacco definitivo contro Palermo; e… senti senti… Sant’Eugenio de Mazenod vi si recò, con la corte di Palermo, a seguito del Re Ferdinando II, appassionato delle corse dei cavalli.
Le gare a Palermo per la festa di santa Rosalia non saziarono il Re. Così, leggiamo nel racconto di sant’Eugenio:

Il principe di Trabìa, suo scudiero maggiore, ne fece fare ben quattro [corse di cavalli] per quattro domeniche consecutive sulla strada di Monreale. Il re e l’intera corte furono invitati a pranzo mentre gli altri presero parte ai rinfreschi.
Il turno del principe della Cattolica venne il giorno della Santa Croce, festa principale di Misilmeri, feudo di famiglia, con invito per il re alla corsa dei cavalli e a pranzo: anche noi fummo invitati alla festa e ai rinfreschi che l’accompagnano sempre.


Dopo l’emiro Giafar II, Ruggero d’Altavilla, il barone Francesco Del Bosco, Giuseppe Garibaldi e Sant’Eugenio de Mazenod, ora tocca a me visitare Misilmeri.
Ma prima di me è arrivato il Movimento Giovanile Costruire, ispirato alla spiritualità degli Oblati, presente a Misilmeri dal 1989. Iniziò Iliana con un’amica, poi altre amiche e il gruppo di allargò mettendosi a servizio della parrocchia. Il MGC di Misilmeri ha poi iniziato a partecipare alle varie iniziative di carattere nazionale e zonale, nonché a diverse missioni giovanili e popolari in Sicilia, Calabria, Puglia. Ha promosso numerose iniziative di solidarietà per le missioni dell'Uruguay e del Senegal. Ha promosso e collaborato alla realizzazione della missione popolare parrocchiale del 2007 e a quella giovanile cittadina del 2010.
Così, sono venuto per celebrare il 25° della sua presenza.

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