sabato 4 ottobre 2014

LoppianoLab: una parola, un’immagine



Anche quest’anno partecipo all’appuntamento del grande evento LoppianoLab 2014, esperienza straordinaria di condivisione e progettualità, voglia di innovazione e creatività, di relazioni profonde e impegno sociale, di idealità e positività. Il tema di quest’anno, “Una mappa per l’Italia”, ha mantenuto la promessa: molte le indicazioni emerse dalle storie mozzafiato di imprenditori coraggiosi, dalle testimonianze di registi del calibro di Pupi Avati, di immigrati e di lavoratori che hanno perduto il posto di lavoro, di filosofi e antropologhi. Si punta sulla cultura, sulle relazioni.
Solo oggi erano presenti 3000 persone, animate dalla voglia di partecipare alla vita sociale, senza rassegnazione, con impegno e fiducia. 
Particolarmente creativi i laboratori del mattino – politica, economia, famiglia educazione… –, animati da persone di grande competenza. Le sale gremite all’inverisimile.
Una parola e un’immagine, tra le tante, mi hanno colpito.
La parola “attenzione”, il “tendere verso” (“in-tenzione”), che indica il “tendere”, l’uscire da sé per andare verso altro: una persona, un’azione, una cosa. Mi piace questo dimenticare se stesso, questo concentrarsi su qualcosa altro da sé, nella prontezza a rispondere ad un’urgenza, ad un bisogno che si manifesta fuori di noi.
L’immagine è quella del vaso rotto, che i giapponesi riparano con della resina mista a oro, argento, platino. Non cercano di nascondere la rottura, ma la impreziosiscono. Anche questa immagine mi ha detto molto sul senso e il valore che possono assumere gli sbagli della vita, gli inevitabili errori che commettiamo ogni giorno.


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