L'ingresso del ministero degli affari religiosi |
Mi rendo sempre più conto che non si può improvvisare il dialogo interreligioso; occorrono preparazione e finezza d’anima.
È partecipare a quell’opera di mediazione operata da Gesù quando è entrato nella divisione tra Cielo e terra e tra le divisioni degli esseri umani. Per colmare ogni divario e portare l’unità si è fatto quel “nulla” d’amore e per amore che ha consentito l’incontro e il ricongiungimento senza che vi sia più alcun diaframma.
Anche noi siamo chiamati a compiere opera di mediazione tra tendenze, posizioni ed esperienze a volte contrastanti tra di loro. La via è quella di assumere le tensioni, di porsi dentro le spaccature, di amare le parti in contrasto, sapendo che Dio stesso è già sceso in queste tensioni e spaccature e le ha fatte sue. La via è quella di entrare ed essere soltanto una presenza d’amore, senza pretese né giudizi, in servizio, fino a diventare quel “nulla d’amore” che permetterà l’incontro.
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