Dopo La Verna eccomi ancora una volta nel Casentino, a Camaldoli, nel parco nazionale, in mezzo alla foresta che i monaci hanno iniziato a piantare e coltivare già 1000 anni fa.
L’obiettivo del monachesimo, qui come altrove, non era la civilizzazione, ma la necessità del lavoro per vivere, l’obbedienza a Dio che ha affidato la terra all’uomo, la «cura del lavoro ben fatto» come imposto dalla Regola benedettina. Il frutto però è stato indubbiamente quello di aver bonificato terreni incolti e paludosi, favorito nuove colture e insegnato a popolazioni intere le tecniche agronomiche e il senso del lavoro.
Oggi quassù possiamo godere del lavoro paziente e amoroso dei Camaldolesi e immergersi nel verde, quasi tratti su in alto come gli abeti che puntano dritti al cielo.
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