Oggi i Carmelitani festeggiano la trasverberazione del cuore di santa Teresa d’Avila, il segno più grande dell’incendio d’amore che Dio può far nascere in un cuore umano.
Oggi è anche il centenario della nascita di un’altra Teresa, quella di Calcutta.
Nella mia visita in Friuli non ho potuto fare a meno di andare sulla tomba di Pier Paolo Pasolini, a Casarsa della Delizia. Ed è proprio di Pasolini questo ritratto di Madre Teresa: «Suor Teresa è una donna anziana, bruna di pelle perché è albanese, alta, asciutta, con due mascelle quasi virili e l’occhio dolce, che, dove guarda, “vede”. Assomiglia in modo impressionante a una famosa sant’Anna di Michelangelo; e ha nei tratti impressa la bontà vera, quella descritta da Proust nella vecchia serva Francesca; la bontà senza aloni sentimentali, senza attese, tranquilla e tranquillizzante, potentemente pratica» (L’Odore dell’India).
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