L’avventura friulana è terminata. L’altro ieri ho continuato il mio pellegrinaggio alle origini del cristianesimo, irradiato da Aquileia in tutta la regione, in Austria, in Slovenia. Condordia Sagittaria è in Veneto ma, a due passi da Aquileia, ne era diocesi suffraganea. I resti della prima piccola chiesa testimonia l’antichità del cristianesimo in questa città. La sua crescita obbligò poco dopo a costruire una imponente basilica, che gli scavi archeologici hanno rimesso in luce sotto l’attuale chiesa. La consacrò Cromazio di Aquileia alla presenza del vescovo locale e di Ambrogio di Milano, inneggiando agli apostoli a cui la basilica veniva dedicata: «Per tutta la terra si diffuse la loro voce, e ai confini del mondo le loro parole. La voce degli Apostoli s’è diffusa realmente in ogni nazione, non solo allora, quando – ancora nel corpo mortale – annunciarono Cristo al mondo, ma anche oggi, ogni giorno si diffonde…». Poi città e castella, borghi e castelli, abbazie e palazzi, passando dalle rovine romane all’arte longobarda, dal medioevo al rinascimento. Luoghi che per me fino ad adesso non avevano alcun significato, si sono ora animati e mi rimangono in cuore. Ho percorso tutta la bella pianura coltivata, dalle lagune fino alla pedemontana con Gemona: Sesto al Reghena, Cordovado, San Vito, Spilinbergo, Valvasone, Udine, Cividale… Un’altra volta la zona alta con le Alpi.
Un Friuli che non è fatto soltanto di monumenti, ma anche di tante persone che mi hanno accolto nelle loro case, mostrato con cultura e passione le loro terre e raccontato le storie antiche, fatto assaggiare i piatti tipici.
Grazie, Fabio, di questo sincero apprezzamento per la terra friulana - di cui sono figlio -, per la sua fede, la sua cultura, per la storia, per la vita delle persone...
RispondiEliminaSentito da te ha un altro sapore...
Grazie!
Gigi