domenica 23 maggio 2021

L'affiancarsi dei carismi

 


“L’epoca moderna… offre nuove forme della vita dello spirito, manifestazioni impensate qualche tempo addietro, che si affiancano a tutte le altre, plurisecolari e sempre attuali”.

Oggi, a Pentecoste, leggo queste parole che testimoniano la perenne novità dello Spirito. Sono tratte dall’ultimo testo di “Meditazioni” di Chiara Lubich: venerdì ho partecipato alla presentazione dell’edizione critica.

Mi colpisce la prospettiva storica: la consapevolezza della novità dei carismi che si susseguono gli uni agli altri e insieme il riconoscimento dell’attualità dei carismi più antichi. Quando si apprezza l’antico si può non essere aperti alla bontà del nuovo. Quando si è convinti della bontà del nuovo si può svalutare l’antico. Nelle parole di Chiara vi è invece un profondo senso ecclesiale che vede il nuovo affiancarsi all’antico, senza soppiantarlo, piuttosto dilatando con esso e arricchendo il comune fronte carismatico.

In un momento così critico per la vita della Chiesa non hanno senso le sterili contrapposizioni, le gelosie, le rivendicazioni. Si domanda piuttosto la stima vicendevole, la coscienza di far parte dell’unico Corpo, l’unità di intenti con l’apporto arricchente della diversità.

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