sabato 18 marzo 2017

Un Padre in ricerca



Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere… i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano… In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: “Che desideri?”, oppure “Che cosa cerchi da questa donna?” (Gv 4, 5-42)

I discepoli non osarono chiedergli: “Che cosa cerchi da questa donna?”. Se glielo avessero domandato forse avrebbe risposto che anche lui, come il Padre, cerca dei veri adoratori, che adorino in Spirito e Verità. Il testo italiano dice che il Padre “vuole”, e che Gesù “cerca”, ma il greco usa lo stesso verbo: ambedue “cercano”.
Come mai ambedue, pur essendo Dio, sono in ricerca? È comprensibile che noi siamo insoddisfatti, non c’è niente che ci appaghi fino in fondo. Ne è un esempio la donna con la quale Gesù parla: cinque mariti e non bastano, è dissetata ed ogni giorno deve venire ad attingere al pozzo perché ha sempre sete… “Il nostro cuore è fatto per te ed è inquieto finché non riposa in te”, diceva il grande Agostino. Niente che non sia Dio può colmarlo. Anche quando ci sembra di aver trovato la felicità, essa può sempre sfuggirci di mano. Ma che Gesù, pur essendo, Dio abbia sete (lo ripeterà anche all’ultimo istante, sulla croce), che anche lui, che è Dio, sia in ricerca…
Dio alla ricerca dell’uomo! La sua ricerca di noi precede la nostra ricerca di lui, la suscita, la motiva, la alimenta.

Dio ci cerca, come è narrato nelle parabole narrate nel Vangelo di Luca: come un pastore e una donna di casa cercano la pecora e la moneta perdute, come un mercante è insoddisfatto finché non trova la perla preziosa…
Adesso Gesù è assetato di questa donna, nella quale siamo tutti noi. L’accoglie con simpatia pur sapendola peccatrice. La insegue con infinita pazienza, anche quando le sfugge di mano come un’anguilla: fraintende, ironizza, devia il discorso… ed egli non demorde. Sembra che sia lei a condurre il discorso. Gesù glielo fa credere, invece è lui, con quella sapiente tenacia dell’accondiscendenza, che la guida, senza che ella se ne avveda.
Dove la porta? Ad adorare il Padre! Adorare = orientare verso Dio la bocca per parlare – pregare –, per baciare, espressione esteriore che dice l’orientamento del cuore, di tutta la persona, per una totale adesione.
Gesù di vuole portare al Padre, nel Padre. Sa che soltanto in lui troveremo l’acqua vera, origine della vita, appagamento di ogni nostra sete.


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