mercoledì 30 settembre 2015

Noviziato a Marino, 45 anni fa


Il 29 settembre di 45 anni fa celebravo i primi voti. Lo abbiamo ricordato ieri con gli amici. Il noviziato era iniziato il 28 settembre dell’anno prima. Non ci sono foto di quell’avvenimento, allora non si usavano. C’è di più, il diario di un intero anno di noviziato. È bello rileggere la prima pagina. Essa ricorda l’inizio non soltanto del mio noviziato, ma del noviziato oblato di Marino, che veniva istituito quell’anno. Eccone la trascrizione:

28 settembre 1969
Questa sera, P. Peppino Palumbo, Raffaele Fiorenza, Stefano Collamati, Celso Corbioli, Rino Martignago, Fabio Ciardi, Raffaele Moretto, abbiamo iniziato la vita religiosa con il desiderio e la disposizione interiore ad accettare, momento per momento, quello che il Signore ci manderà.
Uno di noi proviene dalla Scuola Apostolica di Firenze ed è Raffaele Moretto, un altro, Fabio Ciardi, dallo Scolasticato di San Giorgio Canavese, e gli altri 5 dal Centro Giovanile P. Armando Messusi. Il Padre Maestro è P. Marino Merlo.
In mattinata ci siamo riuniti e dalla nostra unità è scaturita la formula con la quale intendiamo manifestare al P. Provinciale il desiderio di cominciare il noviziato. Eccola:
“Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Sentendo in me la chiamata a vivere, in comunità, la scelta totale ed esclusiva di Dio, e a servire Cristo nei fratelli più poveri, io, …, chiedo di poter iniziare il noviziato nella congregazione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata.
E per poter rispondere alla chiamata di Dio mi impegno a conoscere e a vivere le Costituzioni e Regole.
In questo cammino mi guidi la Madre del Signore.”
La funzione d’inizio, presieduta dal P. Matteo Candeloro, Superiore Provinciale, che in precedenza aveva letto
il decreto di erezione di “casa formata”,
il decreto di Promulgazione della nuova sede del noviziato,
il decreto di Promulgazione della nomina del Padre Maestro,
ha avuto luogo, alle ore 19.30, nella cappella di comunità. Non si è fatta la vestizione, ritenendo più opportuno darle il suo giusto significato, facendola al momento della professione dei voti.


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