mercoledì 1 gennaio 2014

2014: dalla nascita di Augusto o di Cristo?



“La provvidenza che divinamente dispose la nostra vita ha colmato quest’uomo, per la salvezza degli uomini, di tali doni da mandarlo a noi e alle generazioni future come salvatore… Il giorno genetliaco del dio fu per il mondo l’inizio dei vangeli a lui collegati. A partire dalla sua nascita deve cominciare un nuovo computo del tempo”.
Si riferisce all’imperatore Augusto questa epigrafe nella città di Priene nell’Asia Minore. Era veramente un dio il grande Cesare Augusto. Oggi ne ho visitato la mostra allestita nelle Scuderie del Quirinale per i 2000 anni dalla sua morte (fra l’altro per la prima volta ho pagato prezzo ridotto grazie all’età!).
200 opere di straordinario pregio artistico, tra cui primeggiano, naturalmente le sue statue, provenienti da varie parti del mondo e riunite insieme per la prima volta, da quella nella quale è ritratto come pontefice massimo all’Augusto dei Musei Vaticani.
Nonostante la sua grandezza, e nonostante quello che afferma l’epigrafe di Priene, oggi è il primo gennaio 2014 perché il computo degli anni non parte dalla nascita di Augusto, ma da quella di Cristo. Poco importa se Dionigi il Piccolo, nel Vi secolo, ne sbagliò da la data di pochi anni.
È proprio la nascita di Gesù che segna veramente l’era del mondo nuovo.

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