venerdì 9 dicembre 2022

Siamo nelle mani di Dio

Spesso fantastico sulla posizione delle mani di Dio. A volte tiene le mani aperte davanti a sé: vi ha scritto il nome di ognuno di noi, in maniera da averci sempre davanti agli occhi, sempre presenti nel suo amore: «Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani» (Is 49, 16).

A volte pone la mano destra poggiata sopra sulla mano sinistra, a protezione del nome che vi ha scritto. Ognuno è custodito nell’incavo della mano. Isaia ricorda che Dio ha nascosto il suo popolo sotto l’ombra della sua mano (51, 16), in modo che sia tranquillo, al sicuro, senza temere pericolo alcuno.

Una terza posizione che immagino è quando tiene nella sua mano destra la nostra mano sinistra, come fa un padre col suo bambino, per guidarci con sicurezza: «… mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra» (Sal 39, 9-10); «Io sono con te sempre: tu mi hai preso per la mano destra» (Sal 73, 23).

Una volta si diceva: “Siamo nelle mani di Dio”. Si dovrebbe stare bene nelle mani di Dio. Ci penso ogni volta che scendo verso la metro lungo via Albornoz quando i bambini escono da scuola. Resto incantato nel vederli camminare per mano ai genitori: hanno sempre qualcosa da raccontare dopo una giornata nelle aule, parlano fitto fitto… Sono colpito dell’intimità complice che si crea in quel momento magico d’intesa. Chissà cosa prova una mamma, un papà, a tenere per mano il suo bambino mentre questi gli racconta tante cose. Forse non lo ascolta nemmeno perché dirà cose da niente, eppure quel tenerlo per mano è eloquente e dice tutto. Mi viene il desiderio di avere lo stesso rapporto con il mio Dio che mi prende per mano e mi accompagna verso casa. Chissà quante cose di poco interesse gli dico eppure egli è contento di tenermi per mano e io di essere preso per mano da lui.

 

1 commento:


  1. Qualche giorno fa è arrivata da una figlia la segnalazione del link che porta a questa pagina, con il seguente messaggio: "Questo il contributo di p. Fabio al nostro ritiro". Ci scriveva dal Centro Mariapoli di Welwyn Garden City. Mi sono immedesimata in lei e in tutti loro, riuniti per il ritiro dell'Immacolata (Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani).
    Continuando poi a leggere, ho pensato al frugoletto dell'altra figlia (Mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra).
    E ho ripensato alla mia esperienza di affidamento di questi ultimi mesi. Davvero "il mio Dio mi prende per mano e mi accompagna verso casa".

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