domenica 28 giugno 2015

Pietro e Paolo, ai Romani diletti da Dio e santi per vocazione

Casa in Via Lata a Roma

Catene della prigionia di Paolo a Roma

Santi Pietro e Paolo, patroni della città di Roma. Il 29 giugno la città è in festa. Corrotta, con mafia capitale, degradata, sporca. Dov’è “La grande bellezza”?
Non doveva essere molto dissimile la situazione 2000 anni fa quando vi giunsero Pietro e Paolo.
Secondo gli Atti degli Apostoli, il giorno di Pentecoste a Gerusalemme c’erano “stranieri di Roma”. Saranno stati loro, di ritorno in patria, a portare il primo annuncio cristiano. A Corinto Paolo trovò Aquila e Priscilla, una coppia di cristiani espulsi da Roma dall’imperatore Claudio. Da allora, ai cristiani della Macedonia e della Paolo, Paolo cominciò a dire: “devo vedere anche Roma”, un desiderio confermato da Gesù stesso, quando a Gerusalemme, di notte, gli apparve e gli disse: “Coraggio!… è necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma”.

Casa di san Paolo alla Regola
Poi l’avventuroso viaggio con i naufragio a Malta e infine le ultime tappe che è sempre bello rileggere: “Approdammo a Siracusa, dove rimanemmo tre giorni e di qui, costeggiando, giungemmo a Reggio. Il giorno seguente si levò lo scirocco e così l'indomani arrivammo a Pozzuoli. Qui trovammo alcuni fratelli, i quali ci invitarono a restare con loro una settimana. Partimmo quindi alla volta di Roma. I fratelli di là, avendo avuto notizie di noi, ci vennero incontro fino al Foro di Appio e alle Tre Taverne. Paolo, al vederli, rese grazie a Dio e prese coraggio. Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per suo conto con un soldato di guardia”.
Dove prese casa nel luogo dove oggi sorge la chiesa di san Paolo alla Regola o in via Lata? Fin lì arrivò Onesimo, lo schiavo fuggitivo, dopo averlo “cercato con premura”.
Anche Pietro è venuto a Roma? Lo attesa alla fine del II secolo Gaio: “io posso mostrarti i trofei degli apostoli [Pietro e Paolo]. Se vorrai recarti nel Vaticano o sulla via di Ostia, troverai i trofei di coloro che fondarono questa Chiesa [di Roma]”. Già nel 96 Clemente Romano parla di Pietro e Paolo che “dopo aver sofferto per gelosia molti oltraggi e tormenti, divennero fra noi bellissimo esempio”. Fra noi: erano quindi a Roma.
Se approdassero oggi a Roma… scriverebbero ancora, come scrisse Paolo nella sua più famosa lettera “A quanti sono in Roma diletti da Dio e santi per vocazione”. Come allora si dichiarerebbero, come scrive ancora Paolo, “pronto a predicare il vangelo anche a voi di Roma”.


Nessun commento:

Posta un commento