mercoledì 28 gennaio 2015

A Sant'Eustachio, in dialogo con Shahrzad Houshmand, musulmana

Giovedì, ore 19.30: sarò in dialogo con Shahrzad Houshmand, teologa e credente musulmana. docente alla Pontificia Università Gregoriana e all'Università La Sapienza di Roma. Concluderò con lei la seconda serie dei “Dialoghi a sant’Eustachio”, dedicato ai “Luoghi di Dio”, prima di iniziare, giovedì prossimo, il nuovo ciclo.
Parleremo su dove incontrare Dio, o meglio, su dove lui ci attende per incontrarsi con noi. Io parlerò dei nostri mistici cristiani e lei di quelli persiani e andalusi. Spero sia un bel dialogo.
Ma immagino che ci sarà qualcuno del pubblico che vorrà intervenire su altri argomenti scottanti. Forse è meglio avere subito il suo parere:

Shahrzad Houshmand: E’ chiaro che non si può in nessun campo giustificare un atto violento e l’uccisione di persone innocenti, questo è senz’altro condannato da tutti i capi religiosi, non solo islamici, perché qui non si tratta della violenza islamica ma è la violenza che ha colpito il cuore dell’uomo, in sé.
chiedo all’homo sapiens sapiens di oggi, che nonostante la sua sapienza ha messo in primo piano le fabbriche belliche e l’economia, di rivedere il messaggio profondo della rivoluzione francese: libertà, uguaglianza e fratellanza. Se non approfondiamo questo terzo slogan – fratellanza - fin quando l’homo sapiens sapiens, che pensiamo di essere noi, non punterà su questo terzo punto, discrimina una fetta dell’umanità e non sceglie politiche sociali intelligenti per l’integrazione, per la dignità e per il rispetto, ma sceglie la generalizzazione, andremo a cadere in altre forme di violenze.
L'Islam ha bisogno di riforma, ma non è il solo. Ogni essere umano ha bisogno di riformarsi sempre. L’individuo ha bisogno di riformarsi, come le comunità, le società, anche le religioni. Tutti questi eventi ci portano a riflettere e rivedere alcune delle nostre posizioni. Questo vale anche per una fetta dei musulmani nel mondo che hanno una visione stretta dell’islam, soprattutto quelle scuole coraniche che danno una visione particolarissima del Corano.
La riforma dovrebbe avvenire sicuramente nell’Islam ma anche l’Europa ha bisogno di una riforma, di uscire da questo eurocentrismo profondo che non vede nelle altre culture nessuna positività, nessuna forma di democrazia, di benessere.
Questo atteggiamento dovrebbe essere reciproco. Abbiamo bisogno di riformarci a livello umano, di ripensare la fraternità e di medicare le ferite non con le bombe ma con l’istruzione, il dialogo e l’incontro. Dobbiamo riformarci tutti, veramente.

1 commento:

  1. L'argomento mi interessa molto e anche il rapporto che si instaurerà tra i partecipanti. Verrò con un mio confratello che si occupa di dialogo interreligioso
    Antonio Porcellato

    RispondiElimina