venerdì 9 gennaio 2015

Parlo indonesiano



Non avrei mai pensato di poter condividere con i miei fratelli Oblati dell'Indonesia la mia esperienza del Fondatore. Grazie all'iniziativa di p. Henry Asodo di tradurre in indonesiano i miei appunti di ritiro - "Ripartire da Aix" – posso giungere fino in queste isole da me così lontane. P. Henry ha infatti pubblicato il mio ritiro in una bella edizione bilingue: indonesiano-inglese, 282 pagine. In copertina ha messo addirittura uno dei miei acquerelli con il chiostro degli Oblati ad Aix. 
Ho dato questo ritiro la prima volta al Consiglio generale, poi agli Oblati d'Ucraina, Canada, Francia, Hong Kong Sri Lanka, Madagascar, Sud Africa, Senegal e Guinea Bissau.
Ogni volta è stata un’esperienza nuova, che mi ha permesso di comunicare la mia comprensione della vocazione oblata e insieme di scoprire la bellezza di questa vocazione vissuta in contesti tanto diversi.
Mi entusiasma parlare delle origini della nostra famiglia religiosa. Torno ad Aix-en-Provence non per fare dell'archeologia o per copiare il passato, ma per scoprire l'idea ispiratrice che essi custodiscono. Mi interessa sapere cosa ha fatto sant'Eugenio e la comunità delle origini non per copiare, ma per capire perché lo hanno fatto, con quale spirito lo hanno vissuto.
Mi piace narrare gli inizi della nostra storia perché facendo così si può cogliere il carisma nel suo divenire. Si comprende come Dio ha preparato sant'Eugenio nel periodo precedente  l'ispirazione, si rivivono i momenti dell'illuminazione, si ripercorre con lui il cammino evolutivo, il filo genetico del carisma, gli elementi fondamentali che lo compongono.
Si va alle origini perché esse racchiudono il messaggio profetico che dobbiamo rivivere oggi. Il grande musicista Gustav Mahler diceva: “Tradizione è custodire il fuoco, non adorare la cenere”.
Mi auguro che queste pagine possano contribuire a tenere acceso il fuoco del carisma e che esso incendi sempre nuovi cuori.


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