venerdì 20 dicembre 2013

Testimonianza su Padre Angelo Dal Bello

Voglio esprimere il mio ringraziamento per avere conosciuto, apprezzato, forse anche "sfruttato", lo confesso, quella colonna, grande ma pieno di umiltà e tenerezza per usare una parola che ora va di moda, che è il nostro P. Angelo Dal Bello. Di lui si può scrivere un libro, quanti ricordi, quanti incontri, quanto paradiso con lui, chissà quante volte gli ho rovinato l'atmosfera con la mia aria da scanzonato, mezzo matto, con le mie battute anche troppo terra terra, ma lui sempre con il sorriso, sempre con accoglienza, che mi seguiva e spero continui a farlo come un padre.
Con lui avevo anche la possibilità di parlare in dialetto, e questo me lo rendeva ancora più "normale". Quanti insegnamenti, quanta pazienza, quanti buoni consigli, e sempre l'incoraggiamento di andare avanti, sempre la carità nell'incontro, nell'interessarsi alla mia salute o alla mia comunità. Ma tra i tanti momenti vissuti con lui mi piace ricordarne due.
Il primo, quando andai a trovarlo a Marino giovanissimo gen-re pieno di paure e di blocchi (qualcuno me lo porto ancora dietro.....) e lui con quel sorriso e quell'accoglienza che ti disarmava e ti faceva facile quello che prima ti sembrava impossibile... Li è iniziata quella lunga storia di incontri con lui, di "vita mia" che lui sempre discretamente seguiva come un papà che vigila sul suo figliolo, e per far questo non c'è bisogno per forza della frusta o del rimprovero, ma bastava vederlo per capire dove sbagliavi e allora giù a incoraggiarti...
Il secondo momento è stato quando qualche anno fa si sono organizzati gli esercizi spirituali inter-religiosi alla Claritas (Loppiano) dove è stato tutto il tempo ad amare, ad ascoltare i giovani con le loro piccole e grandi conquiste, insomma bastava guardare il suo volto che esprimeva più di tante parole, e quando parlava era come stare in un estasi, passami questo termine, non vuole essere smanceria, ti portava in un altra dimensione, dove evidentemente già si ritrovava. In conclusione non basterebbe il resto della vita per dirgli: “Grazie, P. Angelo, per il tuo esserci stato e esserci, anche da lassù a guidare anche i rogazionisti”, a cui era molto legato per aver aiutato generazioni di noi e di Figlie del Divino Zelo; ci voleva e ci vuole veramente bene tanto da capitarmi di venire confuso spessissime volte per un OMI... A me, a dirla tutta, non dispiaceva, non so agli OMI! 
Non basta una vita per dirti grazie P. Angelo, e l'essere stato alla Santa Messa per l'ultimo saluto a Vermicino, non basta, ma mi ha regalato un altro momento di famiglia quella famiglia unita che lui mi ha sempre dimostrato non solo a parole ma soprattutto coi fatti.
Per finire volevo dire grazie anche alla Famiglia Oblata per averlo lasciato un po’ anche a noi, e credo che senza ombra di dubbio potrai affermare con me quanto sia stato un Buon Operaio della Messe. Credo di poter dire tutto questo anche a nome di tanti miei confratelli che hanno conosciuto e apprezzato P. Angelo.
L'anno Nuovo inoltre possa vedere realizzati altri passi verso quell'Unità che Gesù tanto desidera e per la quale P. Angelo Dal Bello ha speso tutta la sua vita.
P. Paolo Bertapelle rcj

1 commento:

  1. Ricordo e guardo volentieri la foto di padre Angelo Dal Bello, grande sacerdote di fede

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