Ormai sappiamo quasi tutto del gruppo di discepoli di Gesù che, proveniente dalla Palestina, dopo lo sbarco in Provenza, si disperse in varie direzioni. Abbiamo però trascurato di parlare di santa Marta che se ne andò a nord tra paludi e foreste.
Qui, presso un guado sul Rodano, si annidava un orrendo mostro, la Tarasca, che imperversava nella regione uccidendone gli abitanti e devastando ogni cosa. La santa riuscì ad ammansirla grazie alla preghiera: ad ogni Ave Maria la Tarasca si rimpiccioliva. Così Marta, tenendola legato alla propria cintura, la condusse in città, a Nerluc, che poi prese il nome di Tarascona, dove gli abitanti la uccisero.
Leggenda istruttiva. Quanti mostri nella nostra vita, sempre enormi, fanno paura... Davanti a loro ci sentiamo timorosi e impotenti. Per eliminarli, prima dobbiamo “ridimensionarli”! E la preghiera è un mezzo potente…
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