Il futuro della vita consacrata, dicevamo, lo sa lo Spirito Santo. A noi essere docili alla sua guida.
E dove ci guida? Dove
ha guidato Gesù, la Chiesa, i santi, i nostri fondatori. Nella sinagoga di
Nazaret Gesù rivela la sua missione: lo Spirito Santo e su di lui e lo manda a
portare il lieto annuncio ai poveri, a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi… (cf. Lc 1, 18).
Il vento della
Pentecoste sospinge fuori del cenacolo gli apostoli e li fa incontrare con
tremila persone alle quali rivolgono l’annuncio della Pasqua (cf. Atti 2, 6-26).
Da quel giorno lo Spirito Santo si pone alla guida della Chiesa. Gli Atti,
“vangelo dello Spirito”, ci mostrano gli apostoli intenti a svolgere la loro
missione pieni di Spirito Santo (cf. 4, 8; 9, 17). Egli è con loro: fa ripetere
gli atti di Gesù e conferma le loro opere (cf. 10, 44; 11, 15), fa annunciare
le parole di Gesù e dà forza di convincimento (cf. 9, 20; 29, 31). È ancora lo
Spirito che prende l'iniziativa, con la conversione di Cornelio, per abbattere
il muro di divisione tra giudei e pagani e così aprire la Chiesa verso
l'annuncio di Cristo ai pagani (cf. 10, 1‑11.18). È lo Spirito che manda in
missione (cf. 8, 26.29; 10, 19‑20; 13, 2‑4), tracciando perfino l'itinerario
geografico (cf. 16, 6‑10).
I fondatori e le
fondatrici continuano, come i primi discepoli del Vangelo, ad essere dei
“guidati” dallo Spirito, fino a creare un’opera di Chiesa, una famiglia
carismatica.
Ripartiamo anche noi
dalla Galilea, dove siamo stati chiamati a “stare” con il Signore e da dove
egli ci manda tra le folle per essere i suoi testimoni, per annunciare il
Vangelo del Regno e per fare del bene a tutti, cominciando da Gerusalemme e la
Samaria, fino ai confini della terra (cf. Atti 1, 8), sapendo che egli è con
noi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo (cf. Mt 28. 20).
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