venerdì 19 agosto 2022

Il Padre del cielo e l'angelo birichino

Ogni giorno faccio teatro con i bambini. Questa mattina ho chiamato anche un papà a fare un po’ di teatro: il papà più grande e grosso di tutti, brasiliano. Gli ho fatto portare la sua bambina di due anni, con dei riccioli biondissimi, un amore di bambina. “Ora spupazzatela un po’”, gli ho detto. E lui l’ha buttata per aria, l’ha trattata malissimo e lei rideva da matti, contentissima. Poi ho chiamato una mamma che a colazione avevo visto come mangiava il suo bambino di otto mesi. “Facci vedere come te lo mangi”, le ho chiesto. E lei ha cominciato dai piedini, dalle manine, sbaciucchiandolo in tutti i modi possibili.

“Vedete, ho detto ai bambini, come i genitori vi vogliono bene? Sapete che in cielo abbiamo un papà, che è anche una mamma, e che ci vuole un bene da matti?” Così ho iniziato a parlare del Padre nostro che sta nei cieli: è lui il Paradiso! “Vacanze in Paradiso” vuol dire entrare nella casa del Padre e essere abbracciati dal suo amore.

Chi ci ha detto che Dio è così? Gesù, che è suo figlio. Ed ho parafrasato le parole di Gesù che parla degli uccelli che non lavorano eppure mangiano, dei fiori che non tessono né cuciono eppure sono vestiti meglio di un re. E chi dà loro da mangiare, chi li veste? Il Padre celeste, proprio come fanno i genitori con i bambini…

Così siamo finiti in cappella e abbiamo recitato il Padre nostro: aveva un sapore nuovo.

Nel pomeriggio passeggiata fino a St. Hugues nella chiesa dipinta interamente da Arcabas. Ed eccoci tutti incantati dalle pitture, a cominciare dalla natività di Gesù e dagli angeli che cantano… soprattutto dall’angelo “birichino” che invece di cantare fa un giro in bicicletta… per portare più in fretta il grande annuncio.




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