venerdì 26 maggio 2017

La costa amalfitana in dono


Il mio abituale lavoro di guida turistica, oltre che di taxista, oggi mi ha portato lungo la costa amalfitana.
Sono partito da Vietri sul mare, con le caratteristiche ceramica che ricoprono le pareti delle case e rendono festose le vie. Un’autentica piacevole rivelazione.
Poi ad Amalfi passando Maiori, Minori, e la minuscola Atrani, il comune più piccolo d’Italia eppure un gioiello.


Amalfi appare un po’ pesante con suo rigurgitare dei turisti, sembra artificiale, fatta solo per loro.
Basta però entrare nel Chiostro del Paradiso per vedersi proiettati in una storia antica e gloriosa; è proprio un paradiso.
Lo stesso quando si entra nella basilica del Crocifisso, l’antica cattedrale.
I restauri hanno pulito dal barocco ridondante e hanno restituito la primitiva sobrietà medievale.
Sono soprattutto gli affreschi, anche solo quel che ne resta, a indurre alla preghiera, come si addice a questi luoghi.


Quante cose belle hanno saputo fare i nostri antichi e quale ricchezza d’arte e di fede ci hanno consegnato.
Ma il dono più bello rimane quello che ha creato Dio: la costa amalfitana! Il passaparola di oggi era: “Prendersi cura del creato”. Mi pare che oggi il creato si sia preso cura di me.


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