mercoledì 10 maggio 2017

Eugenio de Mazenod come Papa Francesco


Quando gli Oblati, nel 1926, proposero alla diocesi di Marsiglia di avviare il processo di beatificazione di Eugenio de Mazenod, che aveva retto la diocesi per 25 anni, ci fu una levata di scudi da parte dei sacerdoti.
Mons. Eugenio de Mazenod santo? Per carità!
Il vicario generale si affrettò a dire: “A Marsiglia mons. de Mazenod è considerato un eccellente vescovo come ce ne sono molti, ma non proprio un santo da canonizzare. L’aureola? La grande maggioranza, la totalità dei preti e dei fedeli diranno no”.
Gli Oblati non si scoraggiarono e si dissero tra di loro: “Quanto alla fama sanctitatis: non è indispensabile che esista tra i curiali e i loro tirapiedi. Possiamo trovarla e provarla altrove”.
La trovarono tra la gente comune. (Mi pare un po’ la stessa cosa con papa Francesco, oggi).
A differenza degli ambienti della curia diocesana e di certo clero, le persone aveva una grande stima del proprio vescovo, lo riteneva un santo, e hanno tramandato episodi semplice e veri, che glielo facevano sentire particolarmente vicino.

Si raccontava, ad esempio, di quando Sant’Eugenio andò a presiedere la chiusura della missione parrocchiale a Auriol e a dare la benedizione solenne sulla piazza principale. Terminata la cerimonia, una donna venne dietro di lui, ancora rivestito con il piviale e gli abiti pontificali, batté sulla sua spalla per farlo voltare e gli disse in provenzale: “Allora, Monsignore, tornate subito a Marsiglia?”. “Certo mia buona donna, dove volete che vada”. “Dunque, non la fareste una commissione per questa povera vecchia?”. “Certo, perché no”. Già il vicario generale e il parroco si erano avvicinati per convincere la donna importuna a tornare in un altro momento. Ma Monsignore insistette: “Lasciatela stare. Dì pure la tua commissione, mia cara figlia, e non ti curare di loro”. “Laggiù a Marsiglia mio figlio è in ospedale, e non mi dà notizie di sé e le strade sono difficili per andare a vederlo. Non potreste prendervi il tempo per farmi sapere come sta?”. “Ve lo prometto, cara donna; mi incarico io stesso di andare a prendere notizie di vostro figlio”. È quello che fece appena tornato. Nelle visite pastorali si accollava anche le commissioni delle buone massaie per i figli soldati a Marsiglia.


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