mercoledì 1 luglio 2015

Congresso oblato: La realtà più bella del sogno / 4


“Conto sulla tua preghiera per questo evento che mi sorpassa”. Così ho scritto ad un amico subito prima dell’inizio del Congresso.
Risposta: Un evento che ti sorpassa? = trascende! Che possa essere proprio un’esperienza di grazia”.
Proprio così. Il Congresso si sta rivelando sempre più un evento che ci trascende, un’esperienza di grazia.
È da più di due anni che lo sogno e lo sto preparando, ma la realtà supera di gran lungo il sogno, sia nella modalità che nei contenuti.
Anche oggi temi e dialoghi rimbalzano da una parte all’altra del mondo che entra in una stanza… o è la stanza che si dilata sul mondo?

Tra le tante esperienze quella di Bonga:

Sant’Eugenio non è mai stato una figura importante nella mia vita. Non sapevo molto di lui e la maggior parte di ciò che sapevo era piuttosto negativo. Poi ad Aix mi si è aperta una prospettiva completamente diversa. Sono arrivato a scoprirlo, a ritrovarmi in molti aspetti della sua vita. È cresciuto l’amore per lui e il desiderio di crescere di conoscerlo sempre di più fino ad avere un rapporto autentico con lui.
L’ho scoperto come un giovane vivace ed impetuoso, con desideri appassionati, un cuore generoso, un’immensa capacità di amare, un cuore senza limiti. Ho incontrato un giovane alla ricerca di senso, il cui incontro con Cristo Crocifisso l’ha portato alla guarigione e a dare un significato alla sua vita. In breve, in Sant'Eugenio ho incontrato una persona viva.
Il suo amore appassionato per Gesù Cristo e la Chiesa ispira adesso il cammino di approfondimento del mio rapporto personale con Cristo. Il modo in cui ha abbracciato la Croce, mi dà il coraggio di portare con fedeltà la mia. La sua sete di santità e di fare tutto per la gloria di Dio e la salvezza delle anime ha dato un nuovo scopo nella mia vita.


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