lunedì 23 febbraio 2015

Ma i primi cristiani di Roma erano vegetariani?


Continuano le perplessità sul mio commento alla parola di vita. Questa viene da Bolzano:

Mi rivolgo a lei nella speranza di dipanare dei forti dubbi che ho da diversi giorni dopo aver letto il testo della Parola di Vita di febbraio.
Premetto che sono una vegetariana quindi sono andata a vedere sulla Bibbia il testo riguardante la lettera di Paolo ai Romani (15,7) non trovando riferimenti ai vegetariani mi è venuto il forte dubbio che, chi ha redatto il testo abbia arbitrariamente aggiunto questo termine come se fosse stato Paolo ad averle spiegate, mi chiedo quindi dove – nella Bibbia – posso trovare una chiara risposta a quanto affermato oppure si tratta di una libera interpretazione di chi ha scritto la Parola di Vita?
Al punto 15,9 Paolo parla di pagani (cioè infedeli) mi domando se davvero intendesse includere anche i vegetariani.
Spero tanto di ricevere una risposta chiara a questo quesito e nell’attesa porgo cordiali saluti.

Rispondo volentieri.
Non si può isolare un versetto della Scrittura dal suo contesto. Nel caso della Parola di vita di febbraio occorre leggere tutta la pericope che va dal capitolo 14,1 a 15,13, dove di parla del contrasto tra quanti erano considerati "forti" e quanti erano considerati "deboli", senza che questi due termini, usati per indicare due gruppi di cristiani, siano indice di una valutazione positiva o negativa. I cosiddetti "forti" sono quelli che pensavano di poter mangiare di tutto, mentre i cosiddetti "deboli" sono quelli che mangiavano solo legumi: in greco lachanon = verdura, ortaggi (Rm 14,2).
Non si tratta quindi di una mia aggiunta o interpretazione arbitraria, ma del riferimento esatto al testo. Di mio c'è che ho chiamato "vegetariani" quelli che secondo il testo "mangiano solo legumi" (leggo sul dizionario della lingua italiana Oli- Devoto: "Vegetariano, sostantivo maschile. Che limita la propria alimentazione a cibi vegetali").
Mi astengo assolutamente da ogni giudizio riguardante le scelte vegetariane, in conformità a quanto chiedeva san Paolo ai Romani: "Chi mangia (di tutto) non disprezzi colui che si astiene (mangiando soltanto legumi); e chi si astiene non sottoponga a giudizio colui che mangia" (Rm 14,3).
Riguardo a Rm 15,9 il testo non ha niente a che fare con la distinzione tra "deboli" e "forti" (due gruppi di cristiani distinti da usanze alimentari), ma tra "circoncisi" e "incirconcisi" (due gruppi di cristiani distinti per provenienza, i primi dal mondo ebraico i secondi da quello pagano, divenuti entrambi cristiani). Io appartengo al gruppo degli incirconcisi, quindi dei cristiani provenienti dal paganesimo; non so se anche lei, oppure se lei proviene dal mondo ebraico.
Spero di aver risposto alla sua domanda.
Allora, da buoni cristiani, sia che proveniamo dal mondo ebraico o da quello pagano, io che mangio carne (una, due volte la settimana) non giudicherò lei che non la mangia e lei non giudicherà me, "senza voler entrare a discutere le opinioni", come invita a fare Paolo (Rm 14,1). Infatti neppure Dio ci giudica. Dobbiamo piuttosto accoglierci l'un l'altra.


1 commento:

  1. Trovo positivo che sorgano domande come queste dalla lettura della Parola di Vita, sono fonti di cultura, certo per te ci sarà un po' più di lavoro ma continua a rispondere, grazie a te e a chi fa le domande.

    RispondiElimina