giovedì 26 febbraio 2015

Le religioni: terreno di incontro o scontro tra popoli?



I magici Dialoghi a Sant’Eustachio, oggi hanno visto a confronto Pasquale Ferrara, Segretario Generale dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze e diplomatico, e Abdellah Redouane, Segretario Generale Centro islamico Culturale d'Italia.
L’attentato al giornale Charlie Hebdo e al supermercato kosher di Parigi, i massacri di Boko Haram in Nigeria, la crociata dell’Is…sono solo alcuni degli episodi più recenti che fanno parlare di una guerra in atto tra Occidente cristiano e Medio Oriente musulmano. Ma l’Occidente, con 25 milioni di cittadini musulmani, è proprio cristiano? E il Medio Oriente, con i cristiani che sono lì prima ancora dei musulmani, è proprio musulmano? Quanto più complessa la situazione.
Ed è proprio vero che le religioni sono “motori di guerra”? E nel caso dell’islam radicale è la religione la motivazione fondamentale del conflitto? O non piuttosto la conquista del potere, dell’espansione economica, dando all’ideologia una giustificazione religiosa?
Non continuano le religioni ad avere un ruolo centrale nell’indicare le questioni strategiche, quali lo sviluppo e il modello di sviluppo, il rispetto reciproco tra le identità?
Le molte persone presenti e il dialogo che ne è scaturito dicono la voglia di capire, di andare oltre i luoghi comuni, di sperare.
Io ho trovato posto in una navata laterale, che mi consentiva di intravedere la statua della Madonna e non ho potuto fare a meno di pensare che era ebrea, che è la madre di Gesù, che è nominata molte volte nel Corano e venerata dai musulmani. Che non sia proprio lei a mettere insieme noi seguaci testardi e bellicose di queste tre religioni?


Nessun commento:

Posta un commento