Il coro si è mosso a lenti passi di danza aprendo la processione della Messa con canto melodioso. La chiesa è piena di afro-americani. La mia “esperienza americana” non poteva concludersi meglio: con i canti, i battiti di mani e la liturgia appassionata della comunità di colore, raccolta nella bella chiesa del Santo Redentore, in uno dei quartieri neri di San Antonio. Sanno pregare e sanno farti pregare. Il momento culmine è stato il profondo silenzio che si è creato quando il parroco ha terminato l’omelia nella festa del battesimo di Gesù con l’interrogativo: “Chi di noi non vorrebbe sentirsi rivolgere le parole che il Padre ha rivolto a Gesù in quel giorno: Tu sei il mio figlio amato?”. Silenzio e pienezza di gioia nel sapere che ognuno di noi è il figlio amato.
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