martedì 9 dicembre 2025

La pecora smarrita

Augustinus, con il quale vivo, era un pastore nel Lesotho, col bastone e la coperta che caratterizzano i pastori di quella terra. Mi commenta la parabola del buon pastore che la liturgia ci ha proposto nel Vangelo di oggi. “Mai e poi mai un pastore abbandona il gregge sulle montagne. Prima lo porta al riparo, poi va a cercare la pecora che si è perduta. Ma una pecora non si perde mai da sola. Se si allontanano e si perdono sono sempre almeno in due…”.

È proprio vero, Gesù è sempre paradossale nelle sue parabole. Lo fa apposta per sorprendere gli ascoltatori. Sì, è una scena estrema quella del buon pastore, e Gesù lo sa bene. Vuol proprio dire che questo pastore, che impersona il Padre del cielo, è proprio pazzo e non ragione quando vede una sua pecora perdersi, tanto gli sta a cuore. Non è straordinario sapersi amati e cercati così da Dio?

Sant’Ambrogio si mette dalla parte della pecora e innalza una preghiera accorata:

“Vieni, Signore Gesù, a cercare il tuo servo; cerca la tua pecora affaticata; vieni, pastore... su, lascia le novantanove altre che pure sono tue, e vieni a cercare l'unica che si è smarrita. Vieni… sei tu che io attendo. Non prendere la frusta. Prendi il tuo amore; vieni con la dolcezza del tuo Spirito... Vieni a me, che mi sono smarrito lontano dai greggi di lassù, dove avevi posto anche me…

Cercami Signore, poiché la mia preghiera ti cerca. Cercami, trovami, rialzami, portami! Quello che cerchi, puoi trovarlo; quello che trovi, degnati di rialzarlo; e quello che rialzi, mettitelo in spalla. Non ti stanca questo pietoso fardello, non ti è di peso portare colui che hai giustificato. Su, vieni Signore… nutro speranza di essere guarito. Vieni, Signore, sei l'unico a poter ancora chiamare la tua pecora perduta… Vieni, e ci sarà salvezza sulla terra, e ci sarà gioia in cielo (Lc 15, 7). Non mandare i tuoi servi, non mandare mercenari, vieni tu, a cercare la tua pecora…Poi, portami fin sulla tua croce. Essa è la salvezza degli erranti, il solo riposo degli affaticati, l'unica vita di tutti quelli che muoiono.”

Chissà se sant’Agostino era lì che ascoltava…

 

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