martedì 2 dicembre 2025

La passione per la missione

Durante il noviziato andammo alla casa generalizia. In cappella trovammo un vecchio Oblato, alto, con una grandissima barba bianca, che stava pregando. “Chi siete?”, ci domandò. “I novizi”. “Il maestro – disse rivolto a p. Marino – deve fare soffrire i novizi. Quando il novizio viene a dice: me ne vado, Ho capito che non ce la farò mai, allora il maestro gli dice: Bravo, ora possiamo cominciare”.

Chi lo sapeva che p. Alberto Perbal, che sarebbe morto l’anno seguente, p. Albert Perbal, era tra i fondatori della Missiologia. Fondatore del Missionary Science Institute presso l'Università di Ottawa, iniziatore dell'Istituto Scientifico Missionario dell'Ateneo di Propaganda (1932-1954), di cui fu preside (1941-1954), docente e professore presso l'Istituto Cattolico di Parigi (1934-1939).

Tipico studioso oblato, che ha saputo unire in sé la passione per la missione, l’interesse pastorale, il senso dell’animazione, la creatività nelle iniziative volte a far conoscere le missioni, lo studio scientifico e la divulgazione.

Nel 1932 aveva dato vita qui a Roma a una associazione, la Conférence Romaine des Missions Catholiques d’Afrique, con la pubblicazione di una rivista: «Africanae Fraternae Ephemerides Romanae».

Desiderava mettere le sue capacità di scrittore al servizio della causa missionaria. È stato pieno di iniziative di ogni tipo. È difficile dire il numero dei titoli della sua bibliografia. Basterà ricordare le principali opere: Premières leçons de théologie missionnaire (1935). «Attualmente sono le prime, – scrive il curatore – poiché in Francia non c’è ancora un Trattato e nemmeno un’introduzione alla Teologia Missionaria» (p. 3). Les missionnaires français et le nationalisme (1939); Prime lezioni di teologia missionaria (1941); Ritorno alle fonti (1942); Lo studio delle missioni (1946).

Scrisse quasi 300 articoli su enciclopedie o riviste specializzate in Europa, America e Asia su un'ampia varietà di argomenti missionari. Accettò anche di scrivere per riviste minori per influenzare tutti gli ambienti del mondo cristiano.

Mi piace la foto che lo ritrae con i primi missionari in partenza per il Camerun nel 1946: li aveva preparati lui…

Devo scrivere di lui per il convegno sugli Oblati e lo studio della teologia della missione: sarà bello.

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