Se ricordo bene domani è l’anniversario dell’Infinito di
Leopardi.
Mi è venuto in mente attraversando la “infinita” pianura che si
estende da Parigi verso Rennes, in Normandia. Il treno la percorre veloce. Piatta ma non
monotona, ricca di mille tonalità di verde, con prati e campi e boschi. Nessuna
siepe esclude lo sguardo dal perdersi lontano. L’unico lieve rilievo è per far
risaltare la massiccia cattedrale gotica di Le Mans che vedo da lontano.
Leopardi non aveva bisogno come me di viaggiare per perdersi
nell’infinito. La fantasia e il sentimento gli bastavano per divinare altri
mondi e provare l’ebbrezza dell’infinito.
Ma forse un po’ tutti siamo poeti e aneliamo a quella pienezza
di cui l’infinito è soltanto una componente. Che sia il Paradiso?
Il viaggio è iniziato questa mattina con un’esplosione all’aeroporto
di Fiumicino. Un’esplosione in aeroporto fa un certo effetto! Ma subito si è
capito che era un tuono eccezionale. Seguito da un ritardo di un’ora e mezza
per “avverse condizioni atmosferiche”.
E si è concluso a Saint-Malo. Una giornata lunga, ma qua il sole
tramonta alle 22.00 e mi ha consentito un primo sguardo almeno alle mura della
città, davanti al golfo de La Manica.
Da Rennes a Saint-Malo, in macchina, ho attraversato paesi
spersi nel verde, costruiti interamente in pietra, con i tipici tetti spioventi
di lavagna… È proprio bella questa Bretagna. un altro senso dell'infinito.
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