sabato 25 aprile 2015

Il fascino di Aix-en-Provence



Che bello avere la porta di casa che dà sul corso. Anche se il lavoro è esigente e stancante, basta uscire un attimo per rifarsi. Subito in mezzo alla gente. La gente è sempre bella, specialmente in una città vivace e giovane come Aix. Va di corsa, va piano piano, siede sulle panchine, chiacchera, sfreccia con monopattino… Macchine non ce ne sono: tutta la città è un’isola pedonale.


Se poi sul corso è giorno di mercato l’incanto è assicurato. Chissà perché il mercato, dappertutto, attira come un magnete a cui non si può resistere. Non importa comprare, basta guardare, girare, urtare le persone, godere i colori, respirare i profumi. I colori sul corso Mirabeau qui sono quella Provenza, i profumi quelli della lavanda.

Quando non è sul corso il mercato si sposta attorno al palazzo di giustizia o altrove. C’è sempre il mercato in una città che si rispetta. C’è poi quello di ogni giorno, appunto sulla centralissima piazza del mercato; al mattino, perché nel pomeriggio la piazza si trasforma in una elegante sala da thè.
Ogni strada è festa, con negozi eleganti, tavolini di un indefinibile numero di bistrò, bar, ristoranti, pasticcerie, panetterie, pub... 

Ma basta girare un angolo ed eccoci in strade solitarie, silenziose, in tinte ocra o rosate. Ormai ho tutto in itinerario in centro città nel quale posso dirmi l’intero rosario nella più assoluta pace, come fossi nel chiostro d’un monastero.


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