domenica 25 maggio 2014

Maddalena Sofia Barat ed Eugenio de Mazenod



Oggi è la festa di Maddalena Sofia Barat (13 dicembre 1779 - 25 maggio 1865, festa dell’Ascensione del Signore). Anche lei, come sant’Eugenio, è una testimone della vitalità della Chiesa all’indomani della Rivoluzione Francese. A contatto con i Padri della Fede, che stavano ricostituendo la Compagnia di Gesù, fondò le Dame del Sacro Cuore per l’educazione e l’istruzione femminile, denominazione che, per motivi politici, fu ufficiale solo dal 1815. Le sue scuole erano continuamente richieste e si moltiplicarono in pochi anni e furono fondate comunità in molti Paesi dell’Europa e del America del Nord. Nel dicembre del 1826 la Società ebbe l’approvazione pontificia di Leone XII. Alla sua morte la congregazione contava tremilacinquecento suore, in sedici paesi.
Sant’Eugenio ha avuto diversi contatti con lei, così come con un’altra cinquantina di santi e beati contemporanei. I santi nascono sempre a grappolo e si attraggono misteriosamente tra di loro!
Il primo contatto di sant’Eugenio con le Dame del Sacro Cuore avvenne nel 1811. Nel loro convento ad Amiens celebrò la sua prima messa, la notte di Natale. Nel 1823 incoraggiò sua sorelle a mandare le due figlie, Natalia e Carolina, in collegio dalle suore, a Grenoble. Nel 1824 le bambine passarono nel collegio di Parigi. Nel maggio 1825 sant’Eugenio è a Parigi e ogni giorno celebra la messa nel collegio, dove Carolina è gravemente ammalata e dove morirà a 13 anni, assistita dallo zio. Nel 1835 fa venire le suore nella sua diocesi di Marsiglia; andrà spesso nella loro comunità e nel loro collegio: le cronache della casa annotano le visite del vescovo e sono ricche di episodi. Incontra più volte le suore in Svizzera e soprattutto a Roma, nella chiesa di Trinità dei Monti.
Incontra personalmente più volte anche la fondatrice, santa Maddalena Sofia Barat. Nelle cronache della casa di Trinità dei Monti si legge che «la nostra reverenda Madre generale trovò in lui un amico devoto della società».
In un articolo della rivista “Missions OMI” del 1933 si legge che «nel convento del Sacro Cuore, a Montigny-lès-Metz, si trova, in questo momento, una pronipote del venerato Fondatore, suor Maria de Demandoix-Dedons. 82enne, la  buona suora ha conservato la vivacità dell’animo provenzale, assieme a una buona memoria su mille particolari che riguardano il suo vecchio zio, il nostro venerato Fondatore».

Y. Beaudoin, Saint Eugène de Mazenod et quelques contemporains béatifiés ou canonisés, « Vie Oblate Life » 67 (2008) 340-344.
Mgr de Mazenod et la sainte Madeleine-Sophie Barat, « Missions OMI » 69 (1935), 128-148, 398-412, 635-650.

                                     

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