mercoledì 30 aprile 2014

Figlio d’arte… anzi, nipote



Anche Bede ha conosciuto la guerra, che lo ha strappato dalla sua città. Per anni passa da un posto all’altra, dove rifugiarsi una volta da uno zio, una volta da un altro parente. Deve cambiare otto volte scuola. Dopo la guerra lo Tsunami: riesce a scappare e si salva per miracolo.
Il ricordo dell’ordinazione dello zio e della sua croce oblata non l’ha comunque mai abbandonato. Vorrebbe essere come lui.
Nonostante le tribolazioni della guerra e le calamità naturali entra nel noviziato degli Oblati. Una vocazione che frutta in mezzo al dolore. Sembra un miracolo
La mamma gli scrive: “Sarà un cammino lungo, quindi, figlio mio, prega ardentemente per raggiungere il tuo obiettivo e affrontare tutte le difficoltà. Noi non ti lasceremo solo. Stiamo pregando con te. Non perdere il tuo cuore e non scoraggiarti. Dio ti accompagnerà sempre”.
Il 1° maggio farà la sua oblazione perpetua.


1 commento:

  1. Anche le preghiere di una pensionata ,nonna ,che domani andrà alla prima comunione della nipotina si uniranno a tutti coloro che pregano per i nuovi oblati affinchè la loro vita missionaria sia colma di frutti .Pierangela

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