A pochi passi da casa mia, sulla via Aurelia, la casa generalizia dei Missionari d’Africa. Oggi sono a andato a trovare questi vicini di casa. Ad accogliermi un vecchio amico, Jos van Boxel: ci conosciamo da quando eravamo studenti ed ora, dopo tanti anni, ci ritroviamo a due passi l’uno dall’altro, tutti e due “novizi” di Roma. Così ho scoperto che il card. Lavigerie, fondatore dei Padri Bianchi e delle Suore, è sepolto proprio lì, nella cripta.
Domenica scorso, accanto alla casa dei Padri Bianchi, avevo visto un edificio su cui sventolava la bandiera vaticana. Mi ero accostato e avevo visto che si trattava del Centro di studi Newman: era il giorno della sua beatificazione. Tra i suoi tanti pensieri in questi giorni mi ha accompagnato una preghiera della sua gioventù, quando ancora era in ricerca: “Guidami, luce gentile, tra la nebbia che mi circonda, guidami tu! Buia è la notte, lontana la casa… Guida i miei passi; non voglio vedere l’orizzonte lontano; un passo alla volta è sufficiente”. Oggi, dopo aver fatto visita ai Padri Bianchi, ho suonato a quest’altra casa. Ed ecco un’altra scoperta: il Centro Newman è tenuto da una comunità che appartiene alla “Famiglia spirituale L’Opera”, fondata il Belgio nel 1938 e composta da consacrate, sacerdoti, laici. Mi hanno accolto con grande festa…
Che bei vicini di casa!
Sì, sono proprio degli eccellenti missionari...Come voi! Negli anni sessanta fu un padre bianco a favorire la nascita dello scautismo nella zona. Dopo di lui il vostro padre Ivo Beaudoin, insieme a fratello Andrea Savard, continuarono l'opera di evangelizzazione nel quartiere con un amore e una dedizione impagabili. Oblati e missionari d'Africa hanno contribuito per decenni a portare Gesù nella vera terra di missione dell'era moderna: Roma.
RispondiEliminaUn gazie infinito a nome delle migliaia di persone che hanno aiutato, Patrizia.