mercoledì 13 dicembre 2017

Natale: Un Regalo per te


La notte di Natale di molti anni fa viaggiavo su una pista di terra battuta nella foresta del Camerun. Nel buio fondo occhieggiavano qua e là dei fuochi, segnali di villaggi sperduti. Una zona dove il cristianesimo non era ancora giunto. Mi si stringeva il cuore al pensiero che tante persone non sapessero che quella era la notte di Natale. Lo dissi al mio compagno di viaggio, un giovane dei Paesi Bassi incontrato per caso, che stava esplorando l’Africa con mezzi di fortuna: “Pensa, attorno a quei fuochi ci sono persone che non conoscono Gesù”. Mi guardò con aria indifferente chiedendo: “Quale Gesù?”. Non ne sapeva niente, e veniva da un Paese cristiano.

Quanti sanno ancora che Natale è la festa della nascita di Gesù? Che è festa lo sappiamo tutti, inizia subito dopo quella di Halloween ed è immediatamente seguito da quella della Befana, del carnevale, un unico immenso commercio senza soluzione di continuità… È soprattutto la festa dei doni, un po’ pesante, in verità, perché è un dovere esigente pensare ai regali per tutti, un mese intero di shopping faticoso e se ne va l’intera tredicesima, se basta. Per fortuna è anche la festa dei bambini e della famiglia: qualcosa si salva ancora. E Gesù? Abbiamo tante cose serie e importanti da organizzare, dalle decorazioni al cenone alla settimana bianca, che non ci resta il tempo per queste sottigliezze.

In questa pazza corsa collettiva, che non sappiamo dove ci conduce, sarà forse opportuno arrestarsi un attimo e pensare al dono più bello di Natale, quello che fa il “Natale”. Tutti intenti a preparare regali, è forse il momento di accorgerci che ce n’è uno speciale proprio per noi. Ci giunge direttamente da Dio, personalizzato, su misura. Sì, è proprio Gesù, un bambino, che Maria sua madre, mostra a tutti, ai poveri: i pastori, ai ricchi: i magi, a chi è in attesa e in ricerca: il vecchio Simeone e Anna nel tempio… Ha la gratuità del dono e quindi fa festa e mette gioia: gli angeli inondarono il cielo di canti. È anche utile, cosa che ormai tanti doni non hanno più: ci riporta la vita e dà senso alla vita: è un bambino, il segno che tutto può rinascere, è la speranza. Basta accoglierlo.

(Editoriale per "Città Nuova" che ha offerto il titolo per il numero di dicembre)


1 commento:

  1. In casa ce lo ricorda ogni giorno il piccolo presepe. Un segno, un'espressione discreta, semplice, non invadente, del suo vero significato. Forse finché ci sarà un presepe ci sarà un Natale.

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