domenica 14 agosto 2016

15 agosto 1822: La Madonna del sorriso


Il 15 agosto 1822 è rimasto, nella memoria degli Oblati, come il giorno della “Madonna del sorriso”. Nella chiesa della Missione, sant’Eugenio aveva appena inaugurato la bella statua dorata. Al termine dei festeggiamenti, mentre da solo stava pregando davanti ad essa, la Vergine avrebbe “aperto gli occhi ed inclinato leggermente il capo verso di lui”, colmando, con il sorriso, il suo cuore di una gioia e forza indicibili. Così testimoniò al processo di beatificazione p. Edmond Dubois.
Dobbiamo dare credito a questa tradizione?

Mio carissimo e ottimo fratello – scrisse quella sera sant’Eugenio a padre Tempier –, la funzione è finita, in casa regna il silenzio rotto appena dal suono lontano di una campana che annunzia l’uscita della processione solenne. Contento dell’omaggio sincero reso alla nostra Madre buona ai piedi della bella statua collocata in suo ricordo nella nostra chiesa, lascio ad altri la cura di onorarla con la pompa esterna…
Come vorrei comunicarvi la consolazione profonda goduta in questo giorno bellissimo consacrato a Maria, nostra Regina. Da molto tempo non provavo tanta gioia nel parlare delle sue grandezze, nell’invogliare i cristiani a riporre in lei ogni fiducia…
Stasera mi sono accorto che i frequentatori della nostra chiesa condividevano il fervore suscitato dalla vista della sua immagine e più ancora le grazie che lei ci otteneva dal suo divin Figliuolo, mentre noi ci rivolgevamo con tanto affetto a lei che è nostra Madre.
Io personalmente credo di esserle debitore di un sentimento non dico mai provato finora, ma certo non come al solito... Mi pareva di vedere e toccar con mano che la nostra Famiglia contiene in germe virtù altissime e potrebbe compiere un bene immenso. La trovavo una buona Società, e tutto in lei mi sembrava encomiabile: mi piacevano le sue Regole e i suoi Statuti, il suo ministero mi pareva sublime, com’è effettivamente. Trovavo in lei mezzi sicuri di salvezza, anzi infallibili per come li vedevo.
Un solo motivo di dolore veniva a ridurre e a spegnere quasi la gioia alla quale mi sarei abbandonato: ero io stesso. Mi sono visto come il solo e vero ostacolo al grande bene che potrebbe operarsi; ma vedo soltanto in maniera confusa quel che dovrei fare per essere più utile alla Società e alla Chiesa.

Molti avvenimenti accaduti dopo tale data indicano che sant’Eugenio aveva percepito lo sguardo materno di Maria, pieno di tenerezza, posato su di lui; aveva visto in Maria la Madre che avvolgeva con amore lui e tutti gli appartenenti alla sua Famiglia religiosa. Quel 15 agosto aveva sentito su di sé “il sorriso della Madre”. Stava vivendo un momento di stanchezza morale, avvertiva il peso delle prove che gravavano sulla Congregazione e soprattutto il peso delle proprie debolezze. Quel “sorriso” gli infuse nuova forza per sopportare le difficoltà che si sarebbero presentate in seguito.
Gli Oblati si sono sempre portati con sé quella statua, nei vari spostamenti. Oggi ci sorride ancora dall’altare della nostra casa generalizia a Roma.


1 commento:

  1. Grazie della bellissima testimonianza della Madonna del Sorriso, spero e mi auguro di venire un giorno con i fratelli di Nucleo a far visita alla Madre di Dio e madre nostra. Tantissimi Auguri di vero cuore a Voi tutti Oblati di Maria per la festa dell'Assunta in cielo ,Vostra e nostra protettrice. 1 Gino

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