sabato 16 luglio 2016

Una sola è la cosa di cui c’è bisogno


Quante cose belle sa fare Marta. Proprio una gran signora: fa gli onori di casa, cucina, prepara la tavola... Pratica l’ospitalità in grande stile, come si conviene in Oriente e a un ospite di riguardo.
Fa tante cose per Gesù, al punto che si lascia prendere da esse piuttosto che dall’ospite. Si preoccupa delle troppe cose da fare per lui e non si preoccupa di lui.
Come è facile anche per noi impegnarci a parlare di Gesù, a lavorare per il suo Regno, a dedicarci alle tante opere buone, da non aver poi il tempo di stare con lui, di parlare con lui, soprattutto di ascoltarlo. Lavoriamo per l’ospite e lo lasciamo solo. Ci si disperde nelle tante cose che dobbiamo fare per Gesù e ci dimentichiamo di Gesù.

Maria invece non lo dimentica. A una donna, allora, non era consentito farsi discepola di un rabbi e neppure di stare con gli uomini, nella stanza loro riservata. Ma davanti a Gesù ogni convenzione sociale è superata. La ricerca di lui, l’amore per lui, il desiderio di lui le fa bruciare ogni ostacolo. Si è messa nella posizione giusta, ai suoi piedi, intenta ad ascoltarlo, modello perfetto del discepolo che pende dalla bocca del maestro e vive per il maestro. 
Marta presa dalle molte cose, Maria presa da una sola: Gesù. 
È quest’ultima a praticare la vera ospitalità, lei che lo accoglie come egli vuole essere accolto. Per lui è più importante dare che ricevere. Cerca persone aperte, disponibili, pronte a farsi suoi discepoli, che sappiano accogliere la sua parola, che sappiano stare con lui, gratuitamente.

«Di una cosa sola c’è bisogno». Già, per che cosa mi sto dando da fare? Faccio la cosa giusta? Dio è sempre al primo posto, sempre davanti a me? Do spazio alla sua parola perché mi penetri, mi inabiti e sia essa a operare in me? Meglio fare di meno e stare un po’ più con lui, assimilare la sua parola, dargli il tempo perché possa donarsi e darmi il tempo per accoglierlo. 
Si può anche fare tanto, ma senza distrazioni, avendo Dio costantemente presente, accanto, lavorando non soltanto per lui, ma soprattutto con lui.


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