Visito la casa dove ha vissuto Madre Leonia, oggi trasformata in museo, il santuarietto dove lei riposa e dove l’adorazione eucaristica è permanente, la casa generale, gli asili per i bambini, le case di riposo per gli anziani, la chiesa parrocchiale con ambienti ricchi di sale e saloni…
Nel pomeriggio il parroco, Joel, che ho conosciuto a Roma, mi porta a visitare la città, il seminario, la cattedrale del cofondatore, e altre opere di Madre Leonia. Mi hanno colpito soprattutto le casette per accogliere le persone che vengono curate nell’ospedale per i tumori; persone che vengono da lontano, povere, che non avrebbero dove stare. Le suore vivono con loro, le aiutano, preparano i pasti… Un altro carisma, dopo quelli che ho visto in questi giorni brasiliani, un’altra opera di Dio che canta la sua gloria. Ci sono mille particolari che parlano di una straordinaria santità ordinaria.
Lasciamo la città, tutta un giardino, è ci inoltriamo sulle colline attorno, fino alla casa di ritiro dei Carmelitani, per salutare il vescovo che sta predicando gli esercizi ai missionari Saveriani. È l’occasione per vedere un altro volto della di Londrina, quello delle favelas, con la gente sbandata, e quelle delle piccole case popolari del governo di Lula. Vedo delle suore indiane in mezzo alla gente… dove non arriva la presenza della carità.
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