mercoledì 27 novembre 2024

Gli Oblati martiri in Spagna

 

28 novembre: festa dei 22 beati Oblati martiri in Spagna (1936). Vicente Blanco, 54 anni; fratel Angel Francisco Bocos, 53 anni; Francisco Esteban, 48 anni; José Vega, 32 anni. Gli altri 18 Oblati sono ventenni e diciottenni! Come hanno fatto ad affrontare il martirio, tutti, senza una defezione? Ce lo racconta p. Luis Lougen:

Questi giovani sapevano quello che stava accadendo in quel periodo in Spagna. Erano minacciati pubblicamente, la gente gridava: “Uccidete quei frati!” Per le strade, la gente faceva il gesto del taglio della gola con un coltello, a indicare ciò che si sarebbe dovuto fare ai religiosi. Dalla casa degli Oblati si poteva vedere il fumo delle chiese bruciate, di conventi distrutti da coloro che odiavano la Chiesa. Tra loro gli Oblati parlavano di come fuggire della residenza in caso d’incendio. Anche in questo clima di ostilità, sono rimasti fedeli alla preghiera, allo studio e al lavoro, fino all’arresto.

In prigione, non sono stati risparmiati: scarsi i pasti, umiliazioni, percosse, freddo pungente, condizioni igieniche deplorevoli, pidocchi. Il sovraffollamento e il freddo terribile spesso li hanno costretti a dormire in piedi.

Questi uomini hanno risposto con coraggio e forza, senza cedimenti. Hanno sopportato le condizioni della prigione sostenuti dalla preghiera. Sono rimasti uniti, preoccupandosi e incoraggiandosi a vicenda, mantenendo uno spirito di serenità e anche di gioia, confidando in Dio.

Le parole esatte di Clemente Rodriguez Tejerina, 18 anni, sono state riportate dalla sorella: “Siamo in pericolo e temiamo che ci separino; ci incoraggiamo l’un l’altro. Ma anche se dobbiamo morire, sono pronto e sono certo che Dio ci darà la forza necessaria per essere fedeli”. [...]

Questi uomini erano Missionari Oblati di Maria Immacolata. “Oblato”, significa oblazione, offerta. Con il nostro modo di vivere, come Oblati, ci sforziamo di offrire la vita a Dio per mezzo di Maria, la Madre di Gesù. Doniamo noi stessi per servire il popolo di Dio, specialmente i poveri. La passione e la morte di questi 22 Oblati di Maria Immacolata sono stati il dono totale della loro vita per Gesù Cristo, loro Signore; il dono della propria vita per il bene del popolo spagnolo; il dono della propria vita per il bene della missione della Chiesa e degli Oblati in tutto il mondo. Molti di loro, pieni di zelo, si preparavano a partire per le missioni che la Provincia di Spagna aveva in Argentina e Uruguay. Non hanno raggiunto le destinazioni missionarie, ma nella loro violenta esecuzione hanno vissuto la più completa oblazione, il dono totale di sé, offerto a Dio per il bene della missione di Cristo. [...]

I giovani martiri Oblati di Spagna ci insegnano che la vita ha il suo significato più profondo e più bello, quando la viviamo per gli altri e ne facciamo dono, offerta, oblazione.

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