Ogni fondatore e fondatrice si sente strumento di Dio per partecipare
la grazia del carisma ricevuta. Sant’Ignazio diceva che «quando Dio elegge uno
per fondamento di religione, lo guida per quel modo col quale vuol che egli
guidi gli altri». Una donna, Angela Merici, lo esprime in termini femminili di maternità
e generatività: Gesù Cristo «mi ha eletta di esser matre et viva et morta di
così nobel compagnia». Per questo afferma di avere la «grazia per potere
governare secondo la volontà sua», fino a dire: «obedendo a mi, obedireti a
Iesu Christo».
E così dai provinciali degli Oblati a Roma sono passato ai “provinciali” dei
Focolarini a Loppiano, e ho parlato loro della loro fondatrice e del suo rapporto generativo
nei confronti di tutti i membri della sua Opera; un rapporto analogo a quello che
intercorre tra le singole parole del Vangelo e il Testamento di Gesù quale compimento di tutto il Vangelo. Come le
parole del Vangelo trovano la loro piena attuazione nel Testamento di Gesù,
così le persone partecipi del carisma dell’unità, ognuna con la propria
“parola”, trovano la loro piena realizzazione nel rapporto con la “parola”
carismatica di cui Chiara è portatrice. Ed in questo rapporto ognuno si
realizza in pienezza: ognuno porta in sé tutto il carisma, e nell’unità tra
tutti, contribuisce alla realizzazione del sogno di Dio, che tutti siano una
cosa sola.
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