sabato 8 febbraio 2014

Apa Pafnunzio vide che tutto era buono


Anche quella mattina, quando apa Pafnunzio si affasciò sulla soglia della cella e vide il cielo cenerino striato dai riflessi rosa dell’alba, ringraziò Dio che ha fatto bene ogni cosa. Un leggero brivido di freddo lo scosse piacevolmente. L’aria fredda era limpida e pura come all’inizio dei tempi. Le otarde appena alzate in volo radente, silenziose, ravvivarono il paesaggio solitario. Dio aveva davvero fatto bene ogni cosa. Anche apa Pafnunzio, assieme a Dio, vide che tutto era buono.
Ma anche quella mattina ebbe una distrazione e, scostandosi dalla contemplazione della natura fresca e bella che lo circondava, guardò se stesso. Il creato non gli parve più così bello. S’era fatto anziano, ma le sue membra erano ancora armoniose e forti. No, non era l’aspetto fisico a parergli sgraziato, era la sua vita, il suo cuore, l’uomo interiore.
Rientrò nella cella e si pose seduto davanti all’icona del Cristo. “Hai fatto bene ogni cosa. Proprio ogni cosa?”, gli chiese. “Ogni cosa”, gli rispose il suo Signore. “Anche me?”. “Anche te”.
Perché, si domandò l’apa, Lui mi vede in modo diverso da come mi vedo io?
Durò a lungo la sua meditazione. Fin quando comprese.
Comprese che Dio lo guardava con occhi diversi. Lo guardava come lo aveva pensato da sempre in cuor suo (il cuore di un Dio!). Non poteva non essere buono e bello come tutto quanto Egli aveva creato.
Anche adesso Dio, quando pensava ad apa Pafnunzio, e lo pensava così come da sempre l’aveva pensato, provava un’intima gioia (l’intimo di un Dio!), e si compiaceva di averlo chiamato per nome, nome unico e irrepetibile, ineffabile, e di averlo creato come la più buona e la più bella di tutte le sue creature.
Quando poi lo guardava là sulla terra, nella sua umile cella, perduto nel deserto, si muoveva a compassione, consapevole dell’infinita distanza tra come Egli l’aveva pensato e come l’apa s’era ridotto. L’amava con tutto l’affetto d’un Dio perché apa Pafnunzio potesse giungere ad essere così come Lui l’aveva pensato. Continuava a ripetere il suo nome, a pronunciare ancora quella parola che gli aveva dato esistenza e che sarebbe risuonata in eterno. Il Paradiso apa Pafnunzio sarebbe stato per sempre come Dio l’aveva pensato e amato.
Apa Pafnunzio si guardo con gli occhi di Dio e vide che davvero tutto era buono.

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