Ricordo un Natale a Fonjumetaw in Cameroun, un altro a Edmonton in Canada, un altro a Houston in Texas. Questa volta vivo il Natale a Mumbai in India.
Latitudini, temperature, scenari
completamente diversi, eppure ovunque lo stesso mistero: Dio che si fa uno di
noi e sceglie di vivere in mezzo a noi.
Un bambino
come tutti gli altri, con coordinate storico-geografiche ben precise, come per ogni
bambino. Un bambino vero, come tutti i bambini. Un parto come quello di ogni
bambino: il dischiudersi della luce, le premure affettuose di una mamma che lo avvolge
nei panni, la culla; gesti semplici, usuali, che si ripetono da millenni,
niente che attiri attenzione, che sia degno di nota. Un uomo, uno dei tanti,
venuto a condividere la nostra vita.
Eppure, nel
silenzio di quella notte, d’improvviso accade qualcosa che non accade per nessun
altro bambino: un angelo appare e il campo dei pastori si accende di luce; una
moltitudine di angeli e il cielo risuona di canti. Il silenzio, l’anonimato, il
nascondimento lasciano il posto all’annuncio di gioia, allo svelamento dell’evento,
alla rivelazione del Messia Signore.
Non sei un
bambino come gli altri; sei il Figlio di Dio. Uomo vero, in tutto come noi, ma vero
Dio, l’Unico. È questo il mistero del Natale.
Nel tuo
mistero il nostro mistero. Anch’io sono nato bambino come tutti, come tutti
avvolto in fasce, accudito dalle premure di papà e mamma, registrato all’anagrafe…
Ma non è meno vero che sono unico come te, figlio di Dio come te. Ti sei fatto
come me perché io diventassi come te.
È questo
il mistero del Natale. Il mistero del tuo Natale è facile a credere. Più
difficile credere al nostro mistero. Eppure il tuo c’è stato perché ci fosse il
mio. Sei nato alla vita di questo mondo perché noi potessimo nascere alla vita
del cielo.
C’è
bisogno di Natale, per ricordarci che abbiamo bisogno di salvezza e che tu sei
davvero il nostro Salvatore.
che
abbia le cure dell’amore
e una
culla su cui essere adagiato.
Che
ogni uomo e ogni donna
ti
accolga con l’amore di Maria e Giuseppe.
Che un
angelo venga a svegliarci,
ad
aprirci gli occhi,
a
ricordarci ancora che oggi è nato
il
nostro Salvatore,
a
suscitare stupore e adorazione.
Che il
canto degli angeli risuoni
su
tutta la terra
e
annunci un’èra nuova di pace.
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