Dal giorno di Natale sono con i focolarine e le focolarine dell’India, una quarantina,
provenienti da Mumbai, Bangalore, Goa, New Delhi,
fino all’estremo Nord, Kalimpong, ai confini con Nepal e Bhutan. Vivono così lontani gli uni dagli
altri che i rari momenti nei quali possono ritrovarsi insieme sono un’esplosione
di gioia. Ne sono coinvolto anch’io. Con alcuni ci conosciamo da anni, altri
sono volti nuovi, occasione sempre per conoscere nuovi mondi e nuove storie.
Assieme a
Judy Povilus stiamo conducendo giornate di studio, contemplazione, preghiera,
intensa vita fraterna: è l’esperienza della Scuola Abbà che giunge fino ai
tropici, capace di coinvolgere attivamente ognuno dei partecipanti.
Del primo
gruppo che visse l’esperienza di Paradiso nel 1949, si racconta che, benché
vivessero momenti di luce intensa, continuavano a condurre la vita più
ordinaria, intenti alle piccole cose di ogni giorno. Così in questi giorni:
lezioni, condivisioni… e sbucciare le patate, giocare con i bambini, lavare i
piatti… cielo in terra e terra in cielo.
Il
Movimento dei focolari è presente in India dal 1980. Chiara, dopo aver
conosciuto, attraverso la Conferenza
Mondiale delle Religioni per la Pace, il Dott. Aram, fondatore dello Shanti
Ashram, ha visitato l’India due volte. Nel 2001 a Coimbatore (Tamil Nadu)
ricevette il Premio “Difensore della Pace” da parte dello Shanti Ashram e del Movimento Sarvoday. Tornò poi nel 2003
quando, presso il Somaiya Vidyavihar College di Mumbai, le venne chiesto di comunicare
la sua specifica vocazione all’unità e della fraternità universale. Da allora
si sono susseguiti tavole rotonde, conferenze, scambi di visite e numerosi
simposi, occasioni di dialogo nella costruzione di rapporti di vera fraternità
col mondo indù.
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