lunedì 5 dicembre 2016

Maria Vergine, Sede della Sapienza

  
Madonna della Sede, Aiz
In questa Novena dell’Immacolata la comunità medita, giorno dopo giorno, su una litania della Madonna. Ho guidato la meditazione su Maria Vergine, Sede della Sapienza

Fin dal X secolo nelle messe della beata Vergine Maria si leggevano spesso i testi del Siracide e del libro dei Proverbi in cui parla la Sapienza eterna; in essi la Chiesa vedeva raffigurata Maria. Infatti per gli scrittori del Medio Evo, la Sapienza di Dio parla, in un certo senso, «in persona virginis».
Dal secolo XII, nelle Laudi e nelle Litanie mariane si prega Madre detta Sapienza, Fonte della Sapienza, Dimora della Sapienza, Sede della Sapienza; fu quest’ultimo titolo a prevalere. Con esso si venera la materna di Maria, nel cui grembo si incarna il Verbo, Sapienza del Padre.
Guardare a Maria sede della Sapienza, significa contemplare l'Incarnazione del Figlio di Dio che in Maria prende stabile dimora in mezzo a noi.
«Maria Santissima è “Sede della Sapienza” in quanto accolse Gesù, Sapienza incarnata, nel cuore e nel grembo – ha affermato Giovanni Paolo II –. Col “fiat” dell’Annunciazione, ella accettò di servire la volontà divina, e la Sapienza pose dimora nel suo seno, facendo di lei una sua discepola esemplare. La Vergine fu beata non tanto per aver allattato il Figlio di Dio, quanto piuttosto per aver nutrito se stessa col latte salutare della Parola di Dio (cf. Lc 11, 27-28)».
Maria nel Vangelo appare come la «Vergine sapiente» che ha scelto la parte migliore (cf. Lc 10, 42), la «Maestra di verità», che trasmette alla Chiesa gli avvenimenti e le parole di salvezza serbate nel suo cuore (cf. Lc 2,19.51), conservando il ricordo degli eventi riguardanti Gesù e approfondendoli mediante il confronto.
È modello degli Oblati che, come missionari, devono trasmettere la Parola di Dio, dopo averla accolta, meditata, vissuta.

Sant’Eugenio conobbe la devozione di Maria Sede della Sapienza, ancora da giovane. La sua casa di campagna ad Aix – l’Enclos – si trovava vicinissima al santuario della Madonna della Sede. La chiesa che vediamo oggi è stata costruita nel 1853, ma nel luogo stesso dove, fin dal IV secolo, accanto all’antico teatro romano, vi era una chiesa dedicata alla Vergine Maria. Notre Dame de la Seds è la più antica chiesa di Aix, ed è stata la prima cattedrale della città. Fu distrutta dai Saraceni nell’VIII secolo. Nel 1112 era già ricostruita e vi si tenne un Concilio regionale.
Nel 1321, l'arcivescovo Pierre Auriol proclamò in quella chiesa la fede nell’Immacolata Concezione della Vergine Maria, 533 anni prima della proclamazione ufficiale del dogma da parte di Papa Pio IX.
La diocesi di Aix ha come patrona Maria nel mistero della sua Immacolata Concezione. Tanti cittadini, compreso lo zio di sant’Eugenio, Fortunato, facevano voto di difendere la fede nell’Immacolata Concezione di Maria fino al martirio: si chiamava “il voto di sangue”. Probabilmente anche questo ha influito sulla devozione del Fondatore all’Immacolata e sulla scelta del nostro nome.
Nel XVI secolo, durante un'epidemia di peste, grazie a segni miracolosi apparsi alla Seds, si cominciò ad andare in pellegrinaggio al santuario per implorare la protezione della Madonna. Anche oggi, come allora, viene portata in processione la sua statua tra la cattedrale e la Seds.
Nel 1556, i Padri Minimi presero possesso del santuario fino alla Rivoluzione, quando venne venduto come bene nazionale, cominciando così il suo deterioramento fino alla rovina.

Proprio perché quel luogo era particolarmente caro a sant’Eugenio, nel 1815, quando egli decise di dare vita ai Missionari di Provenza, avrebbe voluto comprare il vecchio convento dei Minimi e la chiesa per farne la sede della nuova comunità, ma le suore Sacramentine lo precedettero e comprarono convento e santuario, iniziandone la restaurazione. Le suore sono rimaste fino all’anno 2000, oggi sostituite dalla comunità della Sacra Croce di Gerusalemme.
Nella chiesa vi è ancora una lapide lasciata dagli Oblati a ricordo della loro presenza. Andarono infatti a vivere in quel luogo durante una delle soppressioni che li aveva cacciati dalla casa della Missione in città.

È forse ai piedi della Madonna Sede della Sapienza che è nata l’idea dei Missionari di Provenza, durante i mesi di convalescenza passati nella vicina casa nel 1814.


Nessun commento:

Posta un commento