La cattedrale di Mumbai |
È la
terza volta che vengo in India. La prima fu 10 anni fa, dal 2 al 12 dicembre,
assieme ad Anna Pelli, per partecipare ad un Seminario internazionale che il Somaiya
College di Mumbai organizza annualmente, sul tema “Mistica e misticismo”.
Indimenticabile, durante quella permanenza, la visita al Centro di studi del
prof. Upadhyaya, fondato nel 1938, con lo scopo di riscoprire e mantenere vivi
i tesori di sapienza contenuti nella millenaria civiltà indiana. Sono tornato
una seconda volta nel 2011, sempre a Mumbai e sempre a dicembre, per un simposio
interreligioso. In quella occasione potei visitare anche gli Oblati a Channai e
Pune.
10 anni fa... |
!Questa
volta sono con Judy Povilus, anche lei della Scuola Abbà. Siamo partiti il 16
sera da Fiumicino con Air India. Scalo a Daily e finalmente, ormai a metà del
giorno seguente, a Mumbai.
In questi
due giorni mi sono dovuto immergere nella giungla del traffico di questa
immensa città. Come in ogni grande città i contrasti sono fortissimi:
grattacieli e baracche, che si dividono in parti uguali i 12 milioni di
abitanti. Ieri, andando alla cattedrale, abbiamo costeggiato il mare nella
parte antica di Mumbai, la più bella. Passando per altri quartieri viene in
luce la più misera. Quanta umanità!
Nessun
segno del Natale. I cristiani sono appena il 2% e non possono certo dare un’impronta
natalizia alla città. Ma anche quando Gesù nacque a Betlemme, chi se ne accorse?
Bastarono Giuseppe e Maria e pochi pastori… come qui.
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