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All’inizio
della novena del Natale, prima di partire per l’India, sono andato a
vedere lo storico presepe che ogni anno il comune allestisce sulla scalinata di
Piazza di Spagna. È un presepe tradizionale, con le statue ad altezza naturale,
ambientato nella Roma popolare del settecento.
Con
sorpresa quest’anno il presepe non c’è. Peccato!
È sostituito
da un albero di Natale fatto a immagine della sindaca, tutti raggi colorati, su un freddo basamento di metallo.
Bello, ma il presepe dov’è? Non è Natale se non c’è il presepe. Natale di chi?
Basterebbe collocare un piccolo presepe davanti all'albero. Non quello settecentesco; un presepe semplice, moderno, sullo stile dell'albero.
Basterebbe collocare un piccolo presepe davanti all'albero. Non quello settecentesco; un presepe semplice, moderno, sullo stile dell'albero.
JHo
allora ripiegato su Piazza san Pietro. A differenza della Raggi papa Francesco
ha collocato nuovamente il presepe nella sua piazza, accanto all’albero; ben
altro albero rispetto a quello di Piazza Navona, un albero vero, alto 25 metri,
vecchio di 85 anni; il giorno in cui è stato abbattuto per rimpiazzarlo sono stati
piantati 49 nuovi alberi. Le decorazioni sono in ceramica, dei bambini in cura
nei reparti oncologici degli ospedali italiani.
Nel
presepe c’è un pastore che dorme, distratto come un po’ tutti noi: c’è il
pericolo che il Natale passi e che noi continuiamo a dormire, senza partecipare
all’evento. C’è anche una barca, ad evocare i profughi che solcano i nostri mari
in cerca di pace: speriamo di aiutarli a trovarla nel nostro presepe.
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