mercoledì 18 marzo 2020

Restaurato il quadro della Madonna del Buon Consiglio



Al cancello d'ingresso sulla Via Aurelia 290, c'è un mosaico raffigurante la Madonna del Buon Consiglio. La stessa immagine la ritroviamo nella cappellina a sinistra della grande cappella, sull'altare dei voti che gli Oblati si sono portati con sé da Aix-en-Provence e che segna gli inizi della loro storia.

All’ingresso della casa vi era un’altra riproduzione della stessa immagine: una copia dell’Ottocento di quella nel famoso santuario di Genazzano, vicino a Roma.
Leone XIII, nel 1903, aggiunse alle litanie di Loreto l'invocazione "Madre del buon consiglio".

Con questo titolo Maria è stata scelta come patrona della nostra casa, ed è comprensibile, è la casa del Consiglio Generale, che ha proprio bisogno di essere ispirato nel prendere orientamenti e decisioni.
Maria può ripetere le parole della Sapienza: "A me appartiene il consiglio e la saggezza, la mia e la prudenza, la mia fortezza" (Proverbi 8, 14) e invita anche noi a fare tutto ciò che Gesù ci chiede di fare (Giovanni 2, 1-11).


Il quadro ottocentesco è stato restaurato dalla restauratrice Marta Gelsumini dello Studio “Spazio MABI” di Prato.
Adesso ha trovato una adeguata collocazione all'interno della Casa generalizia, nel corridoio che porta alla cappella.


Lo stato del quadro. Sul fronte la tavola presentava notevoli problemi strutturali dovuti al movimento naturale della materia lignea, evidenziato dal dislivello delle due tavole che la compongono. Inoltre il dipinto mostrava alterazioni cromatiche dovute all’ossidazione della vernice causata dal passare del tempo che ne ha resa difficile la lettura corretta dell’opera. Erano presenti diffusi interventi precedenti che hanno riguardato la pittura con ritocchi pittorici ormai alterati.
A luce radente la pellicola pittorica presentava sollevamenti che necessitano di fermatura.
Su tutta la superficie pittorica erano presenti fori dovuti ad un attacco di insetti xilofagi. Tale attacco appariva molto diffuso su retro della tavola.
Sulla parte posteriore inoltre due incastri a coda di rondine hanno causato ulteriore danno al legno in quanto ne hanno bloccato la naturale dilatazione e contrazione stagionale provocandone la spaccatura delle fibre.




L’intervento di restauro ha mirato ad un miglioramento strutturale del legno e un recupero della parte pittorica aiutandone la corretta rilettura dell’immagine. La prima fase ha previsto la velinatura sul fronte del dipinto per garantirne la protezione nelle varie fasi di restauro da eseguire sul retro.

Su retro
L’intervento sul retro ha riguardato la rimozione dei due incastri a coda di rondine tramite attrezzature idonee, ed un successivo reintegro ligneo mediate l’utilizzo di legno stagionato posizionato seguendo il senso delle venature delle tavole. Durante tale rimozione si è provveduto a riallineare le due tavole per migliorarne la stabilità e la corretta lettura.
È stato quindi effettuato il trattamento antitarlo sia sul retro che sul fronte del dipinto.
Infine è stata stesa una vernice protettiva idonea alla materia lignea.

Sul fronte
Stuccatura di tutti i fori presenti sulla superficie pittorica e della spaccatura centrale.
Pulitura mediante solvente controllato e successivamente con strumenti specifici per un’accurata pulitura meccanica. La pulitura ha rimosso sia la vernice alterata sia le ridipinture effettuate in un precedente restauro.
Il ritocco pittorico è stato realizzato con colori ad acquerelli e colori a vernice.
Infine è stata stesa la verniciatura finale di protezione.

Grazie, Marta!

1 commento:

  1. Ciao P. Fabio. Grazie del tuo blog che mi dona tanta luce in questi giorni difficili. Questa immagine bella di Maria mi è restata anche di notte e mi sono messa a pregarla anch'io. E' come se ce l'avessi portata a casa nostra, qui nel Libano.
    Grazie ancora di questa richezza di contenuto e stile
    Marianne... (isc)

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