Al cancello d'ingresso
sulla Via Aurelia 290, c'è un mosaico raffigurante la Madonna del Buon
Consiglio. La stessa immagine la ritroviamo nella cappellina a sinistra della
grande cappella, sull'altare dei voti che gli Oblati si sono portati con sé da
Aix-en-Provence e che segna gli inizi della loro storia.
All’ingresso della
casa vi era un’altra riproduzione della stessa immagine: una copia dell’Ottocento
di quella nel famoso santuario di Genazzano, vicino a Roma.
Leone XIII, nel 1903, aggiunse
alle litanie di Loreto l'invocazione "Madre del buon consiglio".
Con questo titolo
Maria è stata scelta come patrona della nostra casa, ed è comprensibile, è la
casa del Consiglio Generale, che ha proprio bisogno di essere ispirato nel
prendere orientamenti e decisioni.
Maria può ripetere le
parole della Sapienza: "A me appartiene il consiglio e la saggezza, la mia
e la prudenza, la mia fortezza" (Proverbi 8, 14) e invita anche noi
a fare tutto ciò che Gesù ci chiede di fare (Giovanni 2, 1-11).
Il quadro ottocentesco è stato restaurato dalla
restauratrice Marta Gelsumini dello Studio “Spazio MABI” di Prato.
Adesso ha trovato una adeguata collocazione all'interno della Casa generalizia, nel corridoio che porta alla cappella.
A luce radente la pellicola pittorica presentava
sollevamenti che necessitano di fermatura.
Su tutta la superficie pittorica erano presenti fori dovuti
ad un attacco di insetti xilofagi. Tale attacco appariva molto diffuso su retro
della tavola.
Sulla parte posteriore inoltre due incastri a coda di
rondine hanno causato ulteriore danno al legno in quanto ne hanno bloccato la
naturale dilatazione e contrazione stagionale provocandone la spaccatura delle
fibre.
L’intervento di restauro ha mirato ad un miglioramento
strutturale del legno e un recupero della parte pittorica aiutandone la
corretta rilettura dell’immagine. La prima fase ha previsto la velinatura sul
fronte del dipinto per garantirne la protezione nelle varie fasi di restauro da
eseguire sul retro.
Su retro
L’intervento sul retro ha riguardato la rimozione dei due
incastri a coda di rondine tramite attrezzature idonee, ed un successivo
reintegro ligneo mediate l’utilizzo di legno stagionato posizionato seguendo il
senso delle venature delle tavole. Durante tale rimozione si è provveduto a
riallineare le due tavole per migliorarne la stabilità e la corretta lettura.
È stato quindi effettuato il trattamento antitarlo sia sul
retro che sul fronte del dipinto.
Infine è stata stesa una vernice protettiva idonea alla
materia lignea.
Sul fronte
Stuccatura di tutti i fori presenti sulla superficie
pittorica e della spaccatura centrale.
Pulitura mediante solvente controllato e successivamente con
strumenti specifici per un’accurata pulitura meccanica. La pulitura ha rimosso
sia la vernice alterata sia le ridipinture effettuate in un precedente
restauro.
Il ritocco pittorico è stato realizzato con colori ad
acquerelli e colori a vernice.
Infine è stata stesa la verniciatura finale di protezione.
Grazie, Marta!
Ciao P. Fabio. Grazie del tuo blog che mi dona tanta luce in questi giorni difficili. Questa immagine bella di Maria mi è restata anche di notte e mi sono messa a pregarla anch'io. E' come se ce l'avessi portata a casa nostra, qui nel Libano.
RispondiEliminaGrazie ancora di questa richezza di contenuto e stile
Marianne... (isc)