Gesù si trova a Gerusalemme. Ha appena celebrato la festa delle Capanne.
“Passando vide un uomo
cieco dalla nascita”. (Gv 9, 1-41)
Il cieco che Gesù vede è un mendicante che chiede l’elemosina, seduto per terra,
al solito posto, da anni.
A
differenza di Bartimeo - il cieco di Gerico, anche lui mendicante lungo la
strada - quello di Gerusalemme è un cieco anonimo. Bartimeo, appena sente che passa
Gesù, balza in piedi, comincia a gridare, a chiamarlo per nome, con insistenza,
senza che nessuno riesca a trattenerlo, fino a quando riesce a ottenere che gli sia resa la
vista ed è guarito.
Il cieco di Gerusalemme neppure avverte che
sta passando Gesù e che non si scompone. Ma Gesù lo vede: “Passando vide un
uomo cieco dalla nascita”. L’iniziativa di ridargli la vista è una iniziativa di Gesù, mosso semplicemente da compassione, nessuno glielo chiede.
Gesù “vede” una situazione di sofferenza, ha compassione, opera.
Possiamo essere come Bartimeo e gridare verso Gesù con tutte le nostre forze perché ci guarisca, abbia misericordia di noi… Oppure possiamo essere come questo cieco anonimo, che solo per il fatto di essere una persona bisogna attira lo sguardo di Gesù e il suo amore misericordioso. Gesù, in ogni caso, ci guarda, ci ama, ci è accanto: per questo è stato mandato nel mondo.
Il Padre l’ha mandato nel
mondo per essere “la luce del mondo”.
E il cieco recupera la vita: “Io ci vedo!”.
È commovente sentire questo povero che ripetere per tre volte “Io ci
vedo!”. Diventa la sua identità: “Sono io, io ci vedo”. Quest’uomo, che non
aveva nome, ora ha un nome nuovo: “Sono io che ci vedo!”. Si chiama “Ci vedo”.
Gesù
non gli ha dato solo la vista fisica, gli ha aperto il cuore e l’ha inondato di
una nuova luce, gli dà occhi nuovi che gli consentono di guardare Gesù e di
vedere il lui il Figlio di Dio.
La sua
parola definitiva è “Credo”. “Io ci vedo” diventa: io vedo chi sei veramente e
credo in te.
Il suo nome nuovo da “Io ci
vedo!”, diventa “Io credo”.
Gesù è
luce, illumina, e accende una nuova luce: il cieco è ora luce che testimonia
davanti a tutti che Gesù è un profeta, e illumina a sua volta.
Gesù continua
a passare, e vede, e illumina e trasforma in luce…
“Sono io, io ci vedo, io credo”.
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