giovedì 19 marzo 2020

Via Crucis al tempo del Coronavirus: VI stazione



VI Stazione: La Veronica asciuga il volto di Gesù.

Secondo la tradizione orientale la donna che asciugò il volto a Gesù mentre saliva al Calvario, si chiamava Berenike. Qualunque fosse il suo nome la tradizione latina gliel’ha cambiato con un nome nuovo: Icona vera, Veronica.
Sì, perché il sangue, il sudore, gli sputi, la terra di cui era imbrattato il Santo Volto di Gesù hanno stampato l’immagina sul lino, ma la vera immagine di Gesù si è stampata indelebilmente nel cuore della donna: la sua identità, il suo nome, sarà per sempre Veronica, il volto vero di Gesù.

Quanti volti sfigurati negli ospedali, nelle tende improvvisate, irriconoscibili dietro la maschera dell’ossigeno. E quante mani pietose, anche se avvolte dai guanti, si posano su di loro…

“Il tuo volto, Signore, io cerco” (Sal 26, 9), “Mostraci il tuo volto e saremo salvi” (Sal 79, 20). È il desiderio di ogni cuore, vedere Dio, vedere il volto di Dio. Quando amiamo qualcuno vogliamo guardarlo in volto. E Dio possiamo vederlo? Gesù ci ha detto di sì: “Chi vede me, vede il Padre” (Gv 12, 45). E ha aggiunto: “Chi vede il fratello, vede il Signore” (Ipsissima verba). Sì, possiamo vedere il volto di Dio, nel volto sfigurato di ogni fratello. Ma occorre un cuore puro, come quello della Veronica: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt 5, 8).

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